Il Comitato Spontaneo Antipuzza contro le accuse della Regione
Non si vuole screditare l’operato di alcun pubblico servizio, bensì diffidare dall’adottare provvedimenti che rischiano di rivelarsi a favore di un impianto in area di pregio agricolo incompatibile con l’attività di trattamento rifiuti
Il “Comitato Spontaneo Antipuzza di Villa Pitignano, Ponte Felcino, Bosco e Ramazzano”, che, da più di dieci anni, lotta contro le emissioni maleodoranti prodotte dall’impianto di trattamento rifiuti di Agriflor s.r.l., sito nel centro abitato di Villa Pitignano, manifesta tutta la sua contrarietà alla nota del 2 maggio 2018, a firma del Dirigente Responsabile del Servizio Autorizzazioni Ambientali della Regione Umbria, Dott. Andrea Monsignori, in cui, al fine di sconfessare i risultati, anche d’indagine, ad oggi emersi, a seguito degli accertamenti promossi dal Comitato medesimo, finisce per offenderne l’operato. La missiva regionale ritiene gravi le affermazioni delle note del 21 marzo e del 20 aprile 2018, inoltrate per il tramite dell’Avv. Valeria Passeri, in cui si diffida, tra gli altri, come nostro legittimo diritto, anche il Responsabile del Servizio Ambiente a non autorizzare la proposta di riduzione del quantitativo di rifiuti lavorati dall’impianto, perché comunque illegittima senza la previa valutazione d’impatto ambientale e l’effettivo adeguamento dell’opificio alle migliori tecniche disponibili (BAT). Da qui, infatti, gli intollerabili miasmi che derivano dall’esercizio dell’attività, già sospesa. E’ davvero paradossale come si cerchi in tutti i modi di precludere il monitoraggio ambientale che sul territorio perugino stanno compiendo, loro malgrado, in sincronia, i cittadini riunitisi da Ponte Valleceppi, con il Comitato “Molini di Fortebraccio”, fino a Umbertide, con il Comitato “Salute Ambiente Calzolaro Trestina Sud”. Se questi non ci fossero stati, le violazioni della normativa sulle emissioni inquinanti e non solo, oggi riscontrate nei rispettivi impianti locali, non sarebbero certo emerse né verosimilmente sarebbero state fatte indagini. A differenza di quanto si legge nella nota del Dirigente, non si vuole screditare l’operato di alcun pubblico servizio, bensì diffidare dall’adottare provvedimenti che rischiano di rivelarsi, ancora una volta, a favore di un impianto, che è stato autorizzato in area di pregio agricolo incompatibile con l’attività di trattamento rifiuti, come accertato dal Nucleo Operativo Ecologico dell’Umbria nonché dal Comune di Perugia, che, in data 21 marzo 2018, ha espresso parere negativo di non conformità del nuovo progetto “per quanto attiene agli aspetti edilizi e urbanistici”. Se, per gli accertamenti ad oggi utilmente promossi, si arriva a denigrare il Comitato e il suo difensore, sia ben chiaro che non ci lasceremo intimorire.
Comitato Spontaneo Antipuzza di Villa Pitignano, Ponte Felcino, Bosco e Ramazzano
|