C'è poca attenzione intorno alla Fontana Maggiore
A parte la curiosità, c'è una deprimente indifferenza che vede accomunati semplici cittadini, intellettuali, associazioni, professori di storia dell'arte. Per non parlare di un vicesindaco che spaccia il danno subito dal nostro principale monumento per un'attrazione turistica
Lo scrivo con la morte nel cuore, ma se l'attenzione verso la Fontana Maggiore è quella dimostrata dai Perugini nell'ultimo periodo, compresa quella verso il color vomito che hanno preso le tre portatrici d'acqua, è meglio che la Fontana la smontino, la mettano in galleria e la sostituiscano da cima a piedi con una copia. A parte la curiosità, c'è una deprimente indifferenza che vede accomunati semplici cittadini, intellettuali, organizzazioni come Italia Nostra e Fai, professori di storia dell'arte delle nostre università. Per non parlare di un vicesindaco che spaccia il danno subito dal nostro principale monumento per un'attrazione turistica. A tenere alta l'attenzione sul nostro mirabile monumento e simbolo cittadino avrebbero dovuto dare una mano i giornalisti che, invece, hanno trattato il problema come un fatto di costume, piuttosto che porre ad amministratori, soprintendenza, professori domande incalzanti, precise e pertinenti su cosa e perché sia successo, sui possibili danni subiti, sui denari spesi per un restauro che alla luce dei fatti ha provocato danni invece di evitarli, su quanti denari dei contribuenti si sono spesi per il o i restauri precedenti e quanti se ne dovranno spendere per rimediare. Penso che come minimo si dovrà rifare una copia delle tre portatrici d'acqua e ripulire l'interno delle due vasche sottostanti, a meno che non si pensi che quello che è successo attiri veramente i turisti. Il risultato è che una faccenda che per il valore del monumento avrebbe dovuto occupare anche le pagine culturali di quotidiani nazionali è rimasta confinata nel folclore cittadino. Non vorrei che fosse questa l'obiettivo perseguito.
Andrea Misiani
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