Dopo San Bevignate, non dimentichiamoci degli Arconi
E' di nuovo calato un pesante silenzio sulla questione del cemento armato sugli Arconi del Sopramuro. E' ora di smetterla con l'ipocrisia di denunciare solo gli scempi dell'altra parte politica
Dopo la prevedibile chiusura (almeno sul piano edilizio) della vicenda di San Bevignate, è di nuovo calato un pesante silenzio sulla questione del cemento armato che è stato messo sugli Arconi del Sopramuro. Eppure quelle escrescenze cementizie sono là, sotto gli occhi di tutti, ma sembra che nessuno li veda. Noi facciamo appello ai Perugini perché si facciano sentire, perché questo scempio (questo sì, effettivamente realizzato) siafrmato e si trovi il modo di restituire agli Arconi la dignità di grande monumento della repubblica medievale. E perché la si smetta di usare il patrimonio storico-architettonico della città a fini speculativi. E soprattutto la si smetta con l'ipocrisia di denunciare solo gli scempi dell'altra parte politica, come se uno scempio non fosse tale chiunque lo perpetri. Specialmente quando lo scempio non è solo minacciato, ma già concretamente (e cementiziamente) in atto.
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