22/12/2024
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Con molta cura
Il religioso libro di Severino Cesari che sarebbe piaciuto a Capitini

Questo articolo, pubblicato da l'altrapagina, non è una recensione a “Con molta cura” di Severino Cesari. Sono i pensieri che mi sono venuti in mente dopo aver letto poche pagine del libro, ricordando quello che avevo letto nei post di Severino su Facebook e ritornando con la memoria alla nostra comune gioventù.

Devo dire che la successiva lettura del libro mi ha confermato ciò che avevo scritto e nella sensazione di avere in mano un libro religioso che sarebbe piaciuto ad Aldo Capitini.

Sono contento che l'abbia pubblicato l'altrapagina di Città Di Castello perché è una rivista nata dal basso nell'Alta Valtiberina, luogo che tante volte ritorna nei pensieri di Severino.

Rivista conciliare si sarebbe detto una volta, che esce miracolosamente da 34 anni occupandosi di questioni locali, di cultura, di problemi internazionali, ambientali e della non violenza con collaboratori di alto livello.

“CON MOLTA CURA”, IL RELIGIOSO LIBRO DI SEVERINO CESARI CHE SAREBBE PIACIUTO A CAPITINI

“Con molta cura”, libro di Severino Cesari edito da Rizzoli, raccoglie i post che l'autore ha scritto su Facebook raccontando la Cura della sua malattia. Scritto benissimo, bello da guardare e da tenere in mano, è un libro doloroso da leggere con calma prendendosi ogni tanto una pausa. Appartiene al novero dei libri necessari, di quelli che ad ogni rilettura, addirittura ad un semplice scorrere con gli occhi, sono una nuova lettura.

Non è solo il racconto biografico di un percorso attraverso il male, è anche un saggio di medicina della relazione. Un manuale sul rapporto sanitario paziente che tutti gli addetti ai lavori dovrebbero tenere sulla propria scrivania. Severino ha incontrato medici da cui scappare, ma non sono i sanitari ricordati in “Con molta cura”. Questi sono persone certamente dotate della capacità di usare parole, sguardi e gesti appropriati, ma lui ha fatto in modo che il professore “santo” che lo trapiantò, miss Universo regina dei prelievi, il caro farmacista Sebastiano tirassero fuori il meglio della parte sentimentale che hanno. Loro si sono presi cura di lui, Severino si è preso cura di loro facendoli diventare migliori.

È un libro religioso che fa bene a chi legge. Parla del bene che si può ricevere e si può dare agli altri. Sin dall'inizio, a mio parere, mostra d'essere religioso in senso capitiniano. Quando Severino Cesari scrive “la mia resurrezione” ricorda “Ogni nascita è un battesimo e ogni morte è una resurrezione” da “Educazione aperta” di Capitini. Così come l'invito che gli fa la moglie Emanuela ad aprirsi rimanda al Capitini poeta del Colloquio corale “Ogni essere era anche altro, e non lo sapeva. / Ma ora viene questo altro, e importa ciò che si apre”. E quando in un altro post ha scritto “dei morti e dei vivi” non si poteva non ricordare la capitiniana compresenza dei morti e dei viventi. Tuttavia, ciò che più avrebbe colpito il rivoluzionario non violento perugino è il fatto che Severino sia riuscito a far nascere dal basso una compassionevole comunità in ascolto. Centinaia di persone che ogni mattina aprendo il computer speravano di poter leggere un suo scritto o pensiero e sentivano d'essere pensate da lui. Questa è la magia che Severino ha creato, un intimo scambio tra lui e ognuno di quelli che lo seguivano. Un miracolo nel mondo superficiale, chiassoso e litigioso di Facebook che si concretizza a ridosso del 2018 anno nel quale cadrà il cinquantenario della morte di Aldo Capitini e del '68, che tanta importanza ha avuto nella formazione giovanile dell'autore del volume.

“Con molta cura” è anche il libro dell'amore di Severino verso la vita, la parola, i tantissimi libri letti, i libri fatti nascere e chi li ha scritti e di quello nato tra lui e la comunità di Facebook che lo seguiva. È il libro dell'amore tra lui e il fraterno amico-collega Paolo Repetti, tra lui e i suoi familiari, tra lui e il figlio Lorenzo, e di quello tra lui e la moglie Emanuela che con Severino ha percorso tutta la Cura prendendosi cura di lui, mentre lui si prendeva cura di lei.

Da L'Altrapagina, n.12, Dicembre 2017

 



Vanni Capoccia

Inserito martedì 19 dicembre 2017


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Commenti

Nome: Franco Giannini
Commento: Penso che anche a Severino Cesari sarebbe piaciuto a l'accostamento a Capitini

Nome: Claudio Belladonna
Commento: Grazie Vanni

Nome: Dori Verdi
Commento: Letto, grazie per la segnalazione. E' veramente un libro religioso

Nome: silvia Ciurnelli
Commento: Da leggere in quest'annno capitiniano nel quale stiamo per entrare

Nome: paolo ventanni
Commento: Effettivamente ci sono delle pagine che sono preghiere laiche

Nome: Daniele Lupi
Commento: Un libro che fa riflettere. Ottima recensione che ha colto l'aspetto religioso del colloquio di Cesari con i lettori

Nome: Giulia rondini
Commento: Ho seguito la sua lotta contro il male su Facebook, dopo quello che ho letto su Tramontana credo che me lo regalerò per Natale

Nome: Francesca Berioli
Commento: Lo comprerò, bella recensione

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