Il Frecciarossa ci costerà un milione e mezzo
Un biglietto salato per un mezzo che non serve agli umbri. Il Frecciarossa delle cinque per Milano servirà a poche persone, una piccola minoranza che sarà favorita dal nuovo mezzo a discapito della stragrande maggioranza dei pendolari e dei viaggiatori
La demagogia e la voglia di presentarsi alle elezioni con un risultato purchessia hanno prodotto il pessimo risultato di vedere dirottata sul Frecciarossa una cifra pari a un milione e mezzo di euro. Questo è quello che la Regione, cioè i cittadini umbri, dovranno pagare per vedere partire il Frecciarossa da Perugia. Tutti pagheremo: ma chi di noi prenderà il Frecciarossa? Non i pendolari, che dal resto della Regione convergono su Perugia (o Terni o Foligno), con pochi treni, con orari assurdi, con vetture vecchie e sporche. Non i pendolari diretti soprattutto a Roma, che continueranno a subire treni in perenne ritardo, coincidenze perdute o dilatate di tre quarti d'ora. Nemmeno i pendolari diretti a Firenze, che vedranno il biglietto rincarare di una o due volte. Nessun vantaggio per gli operatori locali, perché il Frecciarossa non potrà portare nemmeno un turista a Perugia: quale turista vorrà ripartire dalla nostra città alle cinque del mattino? Il Frecciarossa delle cinque per Milano servirà a poche persone, una piccola minoranza che sarà favorita dal nuovo mezzo a discapito della stragrande maggioranza dei pendolari e dei viaggiatori. Ma per questi pochi pagheremo tutti. Per favorire questi pochi, continuerà di fatto l'isolamento ferroviario di Perugia e non ci saranno soldi per migliorare le ferrovie esitenti (vedi Fcu). Grazie alla demagogia e alla mancanza di prospettive dei nostri politici e amministratori.
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