22/12/2024
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L’omo, ‘sto singolare mammifero umano
...e altro… (adè ridemo): nuovo volume di poesie di Maria Lorvich


                                      

E già, anche quest’anno Maria Lorvich, ci delizia con la sua ennesima operetta per Guerra Edizioni, ma questa volta, pur sempre nel suo dialetto peruginissimo, senza quella ironia, che aveva caratterizzato i suoi precedenti scritti e poesie. Questa volta è una “cosa seria”. Dice Maria che «Questo libro è il seguito di “N po’ de storia”, cioè la storia dell’uomo. Ma in questo volume la storia è raccontata in modo diverso». Alla domanda del lettore, del curioso, che le chiede o le dovesse chiedere «Dov’è la diversità?», beh, allora sì, ma solo in queste quattro parole, ritrovate la sagacia e l’arguzia della cara “Maria di Bruno” (come noi, in casa, in famiglia la chiamavamo): «Leggetelo e lo saprete».


 

Anche questa la potremmo interpretare come una ballata, sempre in rima (essenzialmente ABAB), anzi una serie di brevi ballate dedicate a ciò che l’uomo di buono ha fatto, l’omo bono, illustre, non quello tisto e guerrafondaio… Dice infatti nel concludere la prima ballata della  presentazione del volumetto che «Ce furon presidenti, dittatori,/scatenaron guerre, rivoluzioni,/lotte civili, sommosse, terrori/torture, morti, persecuzioni./Ma io de quest n’ ve vojo arcontà,/loro honno ‘nflitto dolori e gran pene./Io ‘nvece, diqui ve vojo parlà/de quelli ch’hon fatto ta tutti del bene».
Così Maria ci racconta di ricercatori e medici, inventori, artisti e musicisti, di scrittori ed insegnanti, di vigili del fuoco, di navigatori – esploratori, dei Nuovi Angeli, dei Santi.
Eccovi le ultime due strofe della breve ballata dedicata a quelli che Maria chiama “i nuovi angeli”:

E adè parlamo dei volontari:
vanno ‘n aiuto ndua c’è ‘l terremoto,
se dan da fa con strumenti vari,
e corron anche ndua c’è ‘l maremoto.
Questi son angeli, gente de core.
Ce ne son altri, che generosi
servon con molta cura ed amore,
tanti malati, infermi e bisognosi.

Dio benedica sti angeli boni,
ce danno speranza nto l’umanità:
non tutti gli omi son mascalzoni
ma c’è qualcun che ci ha tanta bontà.

Nella parte finale, non poteva non trovare il tempo e lo spazio, però, di inserire le sue stuzzicanti e piccanti “Adè ridemo”. Una sola per rammentarvi lo spirito ancora vispo di questa novantunenne eccezionale donna:

PER STRADA, FRA DUE LADRI

- ‘sta attento, l’ ve quel dilì è ‘n poliziotto.
- Come fè a sapello, chi te l’ha itto?
- Gli ho fregato ‘l portafoglio dal capotto
e telì c’era tutto quanto scritto.

Il libriccino, sempre allettante e gradevole, è illustrato come di consueto dalla fedele amica Federica.
Il costo dell’operetta è di 10 euro. La potete trovare da Maria stessa, al Sodalizio di S. Martino, ove da anni vive, oppure in libreria, alla Morlacchi, in città.




Daniele Crotti

Inserito martedì 12 dicembre 2017


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