L’omo, ‘sto singolare mammifero umano
...e altro… (adè ridemo): nuovo volume di poesie di Maria Lorvich
E già, anche quest’anno Maria Lorvich, ci delizia con la sua ennesima operetta per Guerra Edizioni, ma questa volta, pur sempre nel suo dialetto peruginissimo, senza quella ironia, che aveva caratterizzato i suoi precedenti scritti e poesie. Questa volta è una “cosa seria”. Dice Maria che «Questo libro è il seguito di “N po’ de storia”, cioè la storia dell’uomo. Ma in questo volume la storia è raccontata in modo diverso». Alla domanda del lettore, del curioso, che le chiede o le dovesse chiedere «Dov’è la diversità?», beh, allora sì, ma solo in queste quattro parole, ritrovate la sagacia e l’arguzia della cara “Maria di Bruno” (come noi, in casa, in famiglia la chiamavamo): «Leggetelo e lo saprete».
Anche questa la potremmo interpretare come una ballata, sempre in rima (essenzialmente ABAB), anzi una serie di brevi ballate dedicate a ciò che l’uomo di buono ha fatto, l’omo bono, illustre, non quello tisto e guerrafondaio… Dice infatti nel concludere la prima ballata della presentazione del volumetto che «Ce furon presidenti, dittatori,/scatenaron guerre, rivoluzioni,/lotte civili, sommosse, terrori/torture, morti, persecuzioni./Ma io de quest n’ ve vojo arcontà,/loro honno ‘nflitto dolori e gran pene./Io ‘nvece, diqui ve vojo parlà/de quelli ch’hon fatto ta tutti del bene». Così Maria ci racconta di ricercatori e medici, inventori, artisti e musicisti, di scrittori ed insegnanti, di vigili del fuoco, di navigatori – esploratori, dei Nuovi Angeli, dei Santi. Eccovi le ultime due strofe della breve ballata dedicata a quelli che Maria chiama “i nuovi angeli”: E adè parlamo dei volontari: vanno ‘n aiuto ndua c’è ‘l terremoto, se dan da fa con strumenti vari, e corron anche ndua c’è ‘l maremoto. Questi son angeli, gente de core. Ce ne son altri, che generosi servon con molta cura ed amore, tanti malati, infermi e bisognosi. Dio benedica sti angeli boni, ce danno speranza nto l’umanità: non tutti gli omi son mascalzoni ma c’è qualcun che ci ha tanta bontà. Nella parte finale, non poteva non trovare il tempo e lo spazio, però, di inserire le sue stuzzicanti e piccanti “Adè ridemo”. Una sola per rammentarvi lo spirito ancora vispo di questa novantunenne eccezionale donna: PER STRADA, FRA DUE LADRI - ‘sta attento, l’ ve quel dilì è ‘n poliziotto. - Come fè a sapello, chi te l’ha itto? - Gli ho fregato ‘l portafoglio dal capotto e telì c’era tutto quanto scritto. Il libriccino, sempre allettante e gradevole, è illustrato come di consueto dalla fedele amica Federica. Il costo dell’operetta è di 10 euro. La potete trovare da Maria stessa, al Sodalizio di S. Martino, ove da anni vive, oppure in libreria, alla Morlacchi, in città.
Daniele Crotti
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