Le spaccate al centro e la sicurezza anti-terrorismo
Non è più accettabile, come capita di vedere, che Corso Vannucci venga percorso in continuazione da auto e mezzi più pesanti che l'attraversano entrando persino da piazza Italia. O che si possa saltare dentro la Fontana per recuperare un pallone. O che si vedano auto parcheggiate sotto le Logge di san Severo
Le recenti continue spaccate di vetrine al centro di Perugia hanno indotto commercianti e amministratori a ripetere come un disco rotto le solite frasi di maniera. I commercianti tanto per cambiare se la sono presa con la Ztl, quando a Perugia anche i sassi sanno che sia di giorno che di notte è di fatto abolita. Gli amministratori comunali, sebbene governino la città da quasi quattro anni, hanno tentato di scaricare le responsabilità su chi c'era prima al loro posto. Invece di tirar fuori le solite vecchie e oramai afone litanie, sarebbe bene che loro e tutti riflettessimo sul fatto che Perugia, come le spaccate dimostrano, è in balia di qualsiasi malintenzionato. E che ciò in tempo di terrorismo è una cosa sulla quale non si può sorvolare parlando di quello che non c'è più come la Ztl o di chi c'era una volta al governo della città. Non può essere che Sindaco, Prefetto, Questore e Comandante dei Carabinieri si ricordino della sicurezza quando c'è un concerto a san Francesco al Prato o quelli di Umbria Jazz prendendo tra l'altro decisioni discutibili, o Eurochocolate. Il problema della sicurezza dei cittadini in tempi di terrorismo c'è sempre ed è dovunque impellente. Non è più accettabile, come capita di vedere, che Corso Vannucci venga percorso in continuazione da auto e mezzi più pesanti che l'attraversano entrando persino da piazza Italia (isola pedonale attraversata da auto nei due sensi, una rarità mondiale). O che si possa saltare dentro la Fontana per recuperare un pallone. O che si vedano auto parcheggiate sotto le Logge di san Severo nel Palazzo comunale. Non è più un problema di estetica o di idea di città. Se lo fanno i maleducati può farlo chiunque. Tempo fa abbiamo letto di una discussione avviata sul tipo di dissuasori da mettere per evitare che accada quello che tutti vogliamo non avvenga mai. Ancora non si è visto nulla e questo è un gravissimo ritardo.
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