16/07/2024
direttore Renzo Zuccherini

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A proposito di Ilva, Perugina, Piselli, ecc.
Ancora scioperi, striscioni, slogan, come 100 e più anni fa? Ma oggi abbiamo di fronte multinazionali, globalizzazione, informatizzazione. Quali nuovi modelli organizzativi si stanno affermando nel mondo della produzione e del lavoro?




 
marzo 1994
Accordo Volkswagen: lavorare meno, lavorare tutti?
(cerca Webalice Anemos Voswagen-
 
La Volkswagen, travolta anch'essa dalla crisi che sta investendo tutto il settore automobilistico europeo, si è trovata a dover attuare un piano di drastico ridimensionamento del personale: entro la fine del 1995 rinunciare a ben 30.000 dei suoi circa 100.000 dipendenti. L'accordo è consistito in una riduzione dell'orario di lavoro, dalle 36 previste dai contratti collettivi alle attuali 28,8, a fronte di una riduzione dello stipendio dì quasi un quinto. E' stato un accordo sofferto e difficile; per molti operai il duro prezzo è stato molto alto. Lo stipendo netto medio di un operaio della Volkswagen ammonta a circa 2500 marchi mensili (2.37 5.000 lire). Con la riduzione prevista dall'accordo, esso sì ridurrebbe a 2000 marchi (1.900.000 lire)...

Dopo due anni le parti hanno constatato che la crisi era stata superata e ripristinato il normale orario di lavoro e retribuzione. Successivamente la positiva cogestione dell'azienda ha portato le parti ad ulteriori aumenti degli stipendi e a siglare ulteriori patti di sviluppo industriale (N. d. t.)

21 luglio 2014
I lavoratori nei cda: il modello tedesco che l’Italia colpevolmente ignora.  Articolo di Enrico Grazzini - (cerca Micromega online/i-lavoratori-nei-cda-il-modello-tedesco)

Nella terra di Angela Merkel vige un sistema di governance delle imprese basato sulla partecipazione e sulla co-decisione dei lavoratori. Da noi invece tutti sembrano schierarsi contro l’idea di democrazia economica: Confindustria, governo, sindacati, Grillo e persino i leader della sinistra radicale. Ma senza di essa la democrazia politica si spegne e non si esce dalla crisi.
Confindustria e sindacati, governo Renzi, Squinzi e Cgil, destra, sinistra e centro, e perfino Grillo, Bertinotti, Ferrero e Vendola, tutti, anche se ovviamente con differenti argomentazioni, sono contro la democrazia economica.
Ma a Vendola e anche, mi sembra, al comunista Ferrero, è mai passato per la mente di proporre che ai lavoratori dell'Ilva sia concessa la possibilità di nominare democraticamente dei loro rappresentanti nel CdA, per esempio per controllare che i capitali pubblici immessi dallo stato per risanare l'azienda non finiscano all'estero in qualche paradiso fiscale, a vantaggio di chi ha rovinato l'impresa svenduta anni fa dallo stato ai Riva….
La verità è che in Italia, tra rigido conservatorismo della confindustria, comunismo statalista, subalternità cattolica, sindacalismo orientato alla concertazione dall'alto, si è affermato un modello autoritario di governo dell'impresa e degli enti pubblici. Il potere nell'economia pubblica e privata è rimasto tutto e incontrollato nelle mani delle classi privilegiate, corrompendo la democrazia e i partiti.


08/03/2016
Siglato il nuovo Contratto Integrativo di Volkswagen Group Italia
(cerca con lo stesso titolo)
Con la firma del nuovo "Contratto Integrativo di Partecipazione Aziendale" la Consociata italiana del Gruppo Volkswagen rafforza ulteriormente la propria politica del personale, improntata sulla cultura dei contributo attivo e della partecipazione, secondo il principio della cogestione (1)… "L'unione fa la forza, soprattutto in periodi come quello affrontato recentemente. È fondamentale sapere di poter contare sul pieno sostegno dei nostri Collaboratori" ha commentato Massimo Nordio, Amministratore Delegato di Volkswagen Group Italia. "La cogestione è uno dei pilastri su cui si fonda la nostra politica e senza dubbio uno degli elementi che hanno contribuito al nostro successo negli ultimi anni"...


(1) vedi Articolo 46 della Costituzione della Repubblica Italiana: “Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende".




Olga Di Comite, Marcello Fruttini, Pino Soru

Inserito martedì 24 ottobre 2017


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