Basta! Vogliamo vivere senza puzza
Come è possibile che si tolleri tutto questo? E’ ora di adottare i provvedimenti necessari di inibizione di attività impattanti e purulente in pieno centro urbano
Anche oggi, come ieri sera e infinite altre volte, la solita persistente asfissiante insopportabile puzza, qui a Villa Pitignano e Ponte Felcino! Da dove origina? dalla solita attività di trattamento rifiuti, ivi autorizzata; e da dove altrimenti?
Ma come, è ancora lì dopo chiusure di indagini, rinvii a giudizio, acclaramento di irregolarità e di responsabilità, processi, sentenze di condanna, e ancora, dopo le ordinanze contigibili e urgenti di quest’ultima estate, le plurime diffide rimaste inadempiute e i nuovi plurimi procedimenti penali tuttora in corso? Ma certo che sì! E come è possibile che si tolleri tutto questo? che non si revochi finalmente l’AIA “incautamente” concessa, come anche chiaramente ribadito nella nostra ultima richiesta del 20 settembre 2017 di partecipazione alla conferenza di servizi del prossimo 3 ottobre? Ebbene, ci sarebbe stato da meravigliarsi del contrario, visto che la questione, pur ormai venuta allo scoperto, con tutta la sua rete di complicità, inadempienze, palesi irregolarità e illiceità, va avanti da decenni senza trovare una soluzione soddisfacente neppure parziale. E i cittadini? Anche se si auspicherebbe una partecipazione più concreta ad una protesta che riguarda tutti indistintamente e inderogabilmente, i cittadini tenacemente si battono nella convinzione che prima o poi trionferà la giustizia (quella vera, con la “G” maiuscola) e che non adoperarsi per il bene comune sia non miope “buon senso”, e neppure ignavia, ma una forma di connivenza o di complicità. Perché chi (a maggior ragione l’Amministrazione) potrebbe non desiderare di vivere in un ambiente salubre, di lavorare in una situazione di sicurezza, di far crescere i propri figli in un luogo protetto da ferree regole morali e improntate sulla correttezza economica e commerciale? Eppure, proprio chi dovrebbe avere a cuore le sorti della popolazione e dell’ambiente preferisce mantenere uno “status quo”, allo scopo, probabilmente, di conservare determinati interessi ritenuti di più meritevole tutela. E allora noi vogliamo dire basta a tutto questo, Illustrissimo “Arbiter” (Magistratura, Regione, Comune, Asl, Arpa). E’ ora di adottare i provvedimenti, anche quelli più rigidi, ma necessari, di inibizione dal proseguire certe attività impattanti e purulente in pieno centro urbano e in area, peraltro, plurivincolata dal punto di vista urbanistico e paesaggistico. Non ci fermerete!
Il Comitato di Villa Pitignano, Ponte Felcino, Bosco e Ramazzano
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