A San Martino in Campo c'era una volta una stazione Fcu...
Necessità del recupero dello stato di crisi sempre più angosciosa e colpevole dell’intero sistema della mobilità regionale su rotaia. Un disegno che a tutt’oggi appare un’utopia dato che si parla della chiusura totale della rete
Ormai molti anni fa San Martino in Campo ebbe la fortuna di essere interessato dal percorso della ferrovia Centrale Umbra, ramo Perugia-Terni, e direttamente collegata con il capoluogo. Il servizio comprendeva una bella stazioncina intitolata a San Martino in Campo e Torgiano che provvedeva alla bigliettazione e alla abitazione del capostazione. Si racconta che tutto l’insieme con l’area circostante era così curato da ricevere annualmente un riconoscimento particolare dalle autorità dell’epoca. C’era anche il collegamento via teleferica con la vicina miniera di carbone, poi chiusa nel secondo dopoguerra. In seguito la stazione perse la centralità del servizio e fu degradata a semplice assuntoria senza bigliettazione e senza capostazione. Così rimase per alcuni decenni abbandonata e rappresentava una zona di degrado in fondo al viale di pini che costeggia l’area verde comunale. Fino che ultimamente, dopo molte pressioni, si è pensato di recuperare l’immobile come sede della direzione didattica nr. 9 di Perugia. È di ieri, però, che quest’ultima scelta risulta improvvisata, insicura e poco dignitosa per l’importanza della funzione didattica che esercita, perché nottetempo è stata devastata dai soliti vandali alla ricerca di chissà quale tesoro. Senza considerare la necessità del recupero dello stato di crisi sempre più angosciosa e colpevole dell’intero sistema della mobilità regionale su rotaia. Tanto da prevedere il recupero delle tante stazioni che sono un prezioso patrimonio pubblico per avviare anche quell’antico progetto del cosiddetto “metropolitana di superfice”, al servizio del territorio. Un disegno che a tutt’oggi appare un’utopia dato che si parla della chiusura totale della rete.
Lauro Ciurnelli
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