A San Martino in Campo la 38° Sagra della Scartocciatura
Una Pro Loco non può essere solo gastronomia e ballo, ma anche e soprattutto guida per una crescita urbanistica equilibrata del suo territorio. In tutto questo non funziona, invece, la presenza dell’Ente locale
In questi giorni a San Martino in Campo, la Pro Loco, nell’area verde, ad inizio del paese sta allestendo la 38° Sagra della Scartocciatura che va dal 25 agosto al 3 settembre. La Scartocciatura rappresentava l’ultimo lavoro agricolo nei campi prima della pausa invernale. Intanto in un terreno di 13.000 metri quadrati situato nei pressi dell’abitato, dove sorgeva un centro sportivo dedicato al tennis poi decaduto e abbandonato, sempre la Pro Loco sta organizzando un intero recupero dell’area, acquistata con atto sottoscritto in data 26 ottobre 2016, attraverso un progetto molto articolato e complesso. Comprende un percorso pedonale, campi di beach volley, da tennis, di calcetto e basket volley con relativi spogliatoi, una struttura polivalente con bar e cucina, un parco giochi e piazzetta. Un impegno che comporta forti responsabilità anche economiche e il ricorso al lavoro volontario. Tutto bene, quindi? In effetti una Pro Loco non può essere solo gastronomia e ballo, ma anche e soprattutto guida per una crescita urbanistica equilibrata del suo territorio. In tutto questo quello che non funziona, invece, sembra essere la presenza dell’Ente locale che non produce nessuna azione di sostegno o semplice interesse. Così come risulta da alcuni trascorsi in cui non fu accolta la richiesta della concessione manutentrice di un’altra piccola area verde antistante il sagrato della chiesa parrocchiale o la realizzazione di una pubblica fontanella per l’erogazione dell’acqua così come richiesto con una sottoscrizione sostenuta da molte di firme, visto che San Martino rientra in un’area in cui persistono grossi problemi di inquinamento dei pozzi come risulta da apposite ordinanze sindacali…
Lauro Ciurnelli
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