I suoni della vita a volte sono un rumore
...il sindaco disse che con gestori e cittadini avrebbe stabilito dei limiti di orario e rumore. Lo ha fatto e non li fa rispettare? Non lo ha fatto? Forse tutto nasce dalla risposta a queste due domande
In Corso Cavour, notoriamente il più vissuto di giorno e di notte dei borghi perugini, non crediamo che alle 10,00 di sera le centinaia di persone che frequentano il borgo e i tanti locali smettano di ridere e parlare. Eppure non risulta di proteste degli abitanti evidentemente consapevoli che se vogliono vivere in un borgo che vive devono accettare i suoni che la vita si porta dietro. La stessa cosa sta avvenendo nella zona di Via della Viola e del Carmine grazie al cinema Modernissimo e i locali nati attorno.
Penna lo chiamava il rumore della vita e i borghi di una volta erano, infatti, pieni di rumore. Le grida dei bambini, la gente che parlava a voce alta, i falegnami, gli stagnini, i fabbri, i meccanici, i tornitori con le loro botteghe una appiccicata all'altra facevano rumore. Anche le sere d'estate dai bar e tavolini si alzavano le voci della gente, comprese le urla dei maschi che discutevano di sport e giocavano a morra. Nella zona di Piazza Grimana evidentemente la pensano diversamente. Tanto è vero che nella vicina Via dei Pellari per lo stesso motivo un ristorante subì l'anno scorso la raccolta di firme. Ora il vicolo è muto e questo è un peccato sia per le giovani donne e giovani uomini che lavoravano nel locale sia per Corso Garibaldi. E' chiaro che il toc toc di un pallone sbattuto a terra non possa essere un problema visto che a pallacanestro a Piazza Grimana ci giocano da qualche decennio e finora nessuno aveva protestato. Lo è la musica del bar? Ricordiamo che proprio dopo il caso di Via dei Pellari il sindaco disse che con gestori e cittadini avrebbe stabilito dei limiti di orario e rumore. Lo ha fatto e non li fa rispettare? Non lo ha fatto? Forse tutto nasce dalla risposta a queste due domande.
Perugia Umbria Mondo
|