Caro Sindaco di Perugia
Almeno metà della città soffre d'inconcludenza, di sciatteria e d'assenza: ma tu vuoi fare la tua parte?
Caro Sindaco di Perugia, finita l'accostumata parata tendente a ristabilire una visione classista e escludente di un passato che purtroppo non passa nei cuori e nelle teste, puoi cominciare ad occuparti del presente per cui ti hanno eletto? Almeno metà della città soffre d'inconcludenza, di sciatteria e d'assenza - responsabilità primaria di cittadini che per nulla hanno a cuore il bene comune - ma tu vuoi fare la tua parte? Vuoi venire in quella che ad ogni costo come i tuoi predecessori comunisti (?) vuoi far sentire ed essere periferia? Adesso che anche Perugia ha avuto la sua rievocazione (riesumazione?) vogliamo occuparci di un presente che chiede certo audaci tempre e un cuore grande? E tanto, tanto coraggio altro che fortebraccio! Scendi a valle, vieni verso il Tevere, mettiti in ascolto di quel che accade, risveglia nel cuore dei tuoi concittadini la passione per la comunità (anche se non sei comunista: e chi meglio di un liberale?). T'aspettiamo col cuor colmo di speranza ma ti preghiamo, non venire in costume, che di buffonate la nostra povera patria ha colme le pendenti rotondità.
Giannermete Romani
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