Alta velocità a Perugia?
Tra stazione Media Etruria, Frecciarossa alle quattro di mattina e gomito della Foligno-Ancona, si susseguono le idee bislacche di politici che non conoscono il treno
Il Consiglio comunale all'unanimità ha approvato l’ordine del giorno dei capigruppo consiliari che chiede alla Giunta di farsi portavoce in Regione per attuare l’ipotesi di far partire e arrivare il Frecciarossa da e a Perugia, facendo arretrare la partenza del treno delle 6,11 da Arezzo ed estendendo, invece, per il ritorno, la corsa in partenza da Milano alle 19,30 fino al capoluogo umbro.
Continua così l'assurda rincorsa di assurde proposte per le ferrovie umbre. Si insiste ora su un treno (uno solo al giorno), che dovrebbe partire da Perugia alle quattro o cinque di mattina e quindi risultatre inutile per tutti i collegamenti intermedi (Firenze, Bologna). E si insiste pur sapendo che Trenitalia ha già fatto sapere che per un treno del genere non c'è alcun prevedibile mercato. Questa proposta ha solo il merito di aver fatto mettere da parte l'altra assurda ipotesi, caldeggiata dalla Regione, di inventarsi una stazione nuova di zecca nel deserto della Val di Chiana, senza porsi il problema di come poi sarebbe possibile raggiungerla. E per fortuna non si parla più dell'ipotesi di far fare un gomito alla Foligno-Ancona, per farla girare da Ospedalicchio-Aeroporto e poi tornare verso l'Appennino. Eppure è più che evidente (ma non ai politici e ai loro portaborse) che ciò di cui Perugia ha bisogno è un ammodernamento dell'attuale linea, con treni frequenti e veloci che congiungano Perugia da un lato con Firenze e dall'altro con Roma. Non un treno al giorno di alta velocità, ma tanti treni che raggiungano rapidamente l'alta velocità, a tutte le ore del giorno. Certo va posta Perugia come terminale dei due collegamenti, eliminando finalmente la tratta Terontola-Foligno (con impossibili coincidenze) e puntando solo al pendolo Firenze-Perugia-Roma (già, come nel 1868: ma oggi sarebbe una alternativa all'alta velocità che non ferma in Toscana e in Umbria). E' un fatto che, mentre procedono con grande spinta dei politici i lavori delle superstrade, sulle ferrovie si continuino a fare solo chiacchiere. Sembra la conferma che i nostri politici viaggiano solo in auto (possibilmente blu, tanto paghiamo noi), e non abbiano la minima idea di cosa sia un treno, o una ferrovia: ma intanto fanno tanta demagogia.
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