Quel cappuccio sulla Fontana
Dai Grifi e Leoni alati al cappuccio di bronzo. Forse c'era anche prima e l'hanno semplicemente sollevato. Anche se fosse così che bisogno c'era di metterlo in evidenza sopra le tre portatrici d'acqua?
Ci sono perugini di antica data che ricordano la Fontana di Piazza di Perugia con “lo Schizzo”. Lo provocava uno splendido gruppo bronzeo con grifi e leoni alati (ora alla Galleria Nazionale dell'Umbria) collocato sopra le tre portatrici d'acqua. In origine doveva essere dotato di un meccanismo che spinto dall'acqua lo faceva ruotare provocando un gioco d'acqua che, se mai c'è stato, avrà riempito di meraviglia i perugini che ebbero la fortuna di poterlo ammirare. È stato lì, in alto, per secoli. Fino al restauro della Fontana del 1949, quando il gruppo bronzeo lo tolsero e collocarono in Galleria essendo giunti alla conclusione che non fosse originale della fontana, ma aggiunto in anni successivi. Ora diciamo che fu un errore, perché i secoli passati a schizzare acqua per la gioia e l'orgoglio dei perugini ne facevano a tutti gli effetti un elemento della Fonte. Ma le teorie del restauro non sono immutabili, cambiano in base a predominanti culturali e in quegli anni si tendeva ad arrivare a conclusioni quanto più aderenti “all'originale”. E per noi, il capolavoro di fra' Bevignate abituati come siamo a vederlo senza il fastigio è così com'è. Con la Fontana senza il gruppo bronzeo e "lo schizzo". Così com'è o com'era? Perché dopo la recentissima manutenzione sopra le portatrici d'acqua è comparso un ombrellino di bronzo. Forse c'era anche prima e l'hanno semplicemente sollevato. Anche se fosse così che bisogno c'era di mettere in evidenza sopra le tre portatrici d'acqua quell'antiestetico cappuccio. Dicono che serva ad evitare che il vento spruzzi l'acqua addosso alle persone. E dov'era il problema? Erano poche gocce, mica secchiate d'acqua! Bartoli Langeli e Zurli hanno felicemente definito quello della fontana uno “spettacolo corale”. Un racconto che, oltre ai marmi, le scritte e i bronzi, comprende il mormorio dato dai movimenti dell'acqua, compresi quelli provocati dal vento. Sono parte integrante delle meraviglie che la Fontana mostra. C'è pure scritto nell'iscrizione in versi opportunamente ritradotta al termine dell'ultimo accurato restauro del 1999: Guarda tu che passi questa fontana dal lieto mormorio, se osservi bene ne puoi vedere le meraviglie Aspice q(ui) transis iocu(n)do mu(r)mu(r)e fontes, / si bene pr(o)spicias mi(r)a vid(er)e potes. Sicuri che quel cappuccio possa diventare una di queste meraviglie da guardare?
Perugia, Umbria, Mondo
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