16/07/2024
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L'emendamento vergogna
Da Smacchi (Pd) un emendamento vergogna per svuotare la legge regionale sull'omotransfobia

PERUGIA – Con un lancio Acs, apprendiamo increduli che il consigliere Andrea Smacchi del Partito Democratico presenterà un emendamento con il chiaro intento di svuotare la legge regionale contro l’omofobia e la transfobia prevista in aula martedì 28 per il voto finale. L’emendamento “salva omofobi” ricalca esattamente quello che nel 2013 ha affossato la legge nazionale contro l’omofobia in discussione in parlamento, rendendola inutile e pericolosa e bloccandone definitivamente l’iter.

«La scelta di presentare questo emendamento è folle e irresponsabile – commenta Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos – con questa modifica non solo si rende la legge completamente inutile ma il testo diventa profondamente pericoloso. L’emendamento “salva omofobi” di Smacchi crea una sorta di salvacondotto per gli omofobi di turno perché mira a legittimare di fatto le discriminazioni in molti ambiti, creando eccezioni ad hoc tutelate addirittura dalla legge. Con questa assurda proposta, nella nostra regione, gli ospedali, le scuole, i luoghi di culto e le associazioni potranno essere zone franche per il pensiero discriminatorio».

«Siamo increduli anche per le modalità con cui l’emendamento è stato presentato – continua Bucaioni – ci sono state commissioni, riunioni di gruppo e riunioni di maggioranza nelle quali il consigliere Smacchi non è mai intervenuto con nessuna proposta o richiesta di modifica. Uscire adesso, a pochi giorni dal voto, è un chiaro tentativo di mettere in difficoltà la sua stessa maggioranza per ricavarne una misera visibilità e il favore del mondo dell’estremismo religioso».

L’appello di Omphalos sale ancora più forte di prima a tutte le forze che hanno veramente a cuore la lotta contro le discriminazioni e le violenze, affinché questi folli tentativi di affossare la legge siano isolati con forza, anche se arrivano dall’interno. Per quanto ci riguarda vogliamo essere chiari sin da subito, se questo emendamento dovesse essere approvato, per noi non esisterebbe più nessuna legge contro l’omofobia e la transfobia e chiederemo immediatamente ai proponenti di ritirarla o all’aula di bocciarla.

«Pensavamo di aver già visto tutto e di aver toccato il fondo con il pasticcio burocratico della settimana scorsa – conclude Lorenzo Ermenegildi, segretario di Omphalos – non pensavamo che il fuoco amico arrivasse a colpire così meschinamente. Martedì 28 marzo alle ore 11 saremo di nuovo davanti a Palazzo Cesaroni per chiedere l’approvazione della legge e il respingimento chiaro e secco di quell’emendamento vergogna, che sta mettendo a rischio il lavoro di 10 anni».

Ufficio Stampa (tel. 0755723175)



Omphalos

Inserito sabato 25 marzo 2017


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