Sulla Ztl misure dannose e grottesche
Questa amministrazione non ha un progetto complessivo che si proponga l’obiettivo di frenare la fuga dei residenti, favorire lo sviluppo di funzioni direzionali, migliorare la sicurezza e la qualità della vita
L’ennesima “rivoluzione” del traffico e della sosta programmata dal comune di Perugia tende a restringere ancora le residue misure di tutela del centro storico lasciando sempre più spazio all’uso dell’auto privata. Si tratta di una misura dannosa e, per certi aspetti, grottesca. Nelle vie della parte antica di Perugia si può transitare liberamente dalle 13 sino a mezzanotte e sostare poi senza nessun controllo e ulteriori limiti. La sosta selvaggia è un fenomeno in larga crescita un po’ ovunque. Non ci sono più ormai in Italia realtà simili, soprattutto nelle città d’arte. Queste nuove misure che limitano a soli cinque giorni la presenza attiva delle telecamere della Ztl sono state presentate in modo piuttosto informale dalla Giunta e con l’obiettivo di migliorare “l’accessibilità” e salvaguardare presunti e tutti da dimostrare interessi dei commercianti. Il centro storico è vittima di una crisi progressiva da molti anni. Questa nuova amministrazione non ha un progetto complessivo che si proponga l’obiettivo di invertire questa tendenza, frenare la fuga dei residenti, favorire lo sviluppo di funzioni direzionali, migliorare la sicurezza e la qualità della vita, qualificare l’offerta commerciale. Da grande capitale tra le città medie di questo Paese, Perugia cammina velocemente verso la propria caricatura dove prevale una cultura provinciale e, talvolta, paesana. Questa amministrazione ha rispolverato vecchi progetti senza avviare un confronto con i cittadini e con le loro associazioni. Hanno deciso due commercianti all’interno della Giunta e due commercianti esterni alla Giunta. Nessuna svolta rispetto al passato, semmai, continuità. La decisione di spostare le telecamere in Piazza Italia non ha alcun senso dal momento che quelle in uscita si trovano a poche centinaia di metri. Tanto vale a questo punto cancellare tutto il sistema e assumersi la responsabilità di questa decisione. Il progetto di far girare il traffico delle auto giorno e notte attorno all’unica zona verde dell’acropoli, in Piazza Italia, e di mettere a rendita lo spazio relativo alla sosta a favore della Sipa cacciando i residenti e gli ospiti degli alberghi non ha bisogno di un ulteriore commento. L’Associazione “La città di tutti” svilupperà nelle prossime settimane insieme a tutte le altre associazioni disponibili un ampio confronto con i cittadini per ridare voce e forme di protesta a chi immagina un altro futuro per la propria città. Renzo Massarelli Presidente
La città di tutti
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