La sala giochi è un problema di Perugia
La sala si trova a Perugia, nel suo Centro storico, appiccicata ad una scuola elementare, a pochi metri dalla scuola media e dalla materna. Quindi il problema è nella città di Perugia e lei per prima deve risolverlo
Vorrei tornare sulla Sala Giochi-scommesse di Porta Pesa dove, come ha denunciato la Tramontana, i lavori continuano. Da quando Libera, Associazione di Borgo sant'Antonio-Porta Pesa, Società di Mutuo Soccorso e Vivi il Borgo sollevarono il problema, dalle dichiarazioni dell'assessora Casaioli rilasciate ai media si capiva che l'unico suo intento era quello di scaricare su altri il problema. Nella fattispecie sulla Regione dell'Umbria. Ma il fatto è che la sala si trova a Perugia, nel suo Centro storico che ha già tanti problemi e cosa ancor più grave è appiccicata ad una scuola elementare, la Montessori, a pochi metri dalla scuola media Foscolo e dalla materna Santa Croce. Quindi il problema è nella città di Perugia ed è lei per prima che deve risolverlo. Come? Sindaco, vicesindaco e assessora Casaioli convochino una riunione con assessore regionale competente, con il Prefetto e non escano dalla sala finché non sarà trovato la soluzione che non consenta l'inizio dell'attività. Certo che diventerebbe tutto più facile da ottenere se i consiglieri comunali di Perugia non si accontentassero di un voto in consiglio e incalzassero, fino a quando non si sarà arrivati alla chiusura, non solo la Giunta comunale ma anche i loro colleghi nel consiglio regionale che su questo argomento alzano spesso e volentieri il classico muro di gomma. E poi indispensabile a questo scopo è il ruolo della società civile, singoli cittadini, associazioni. E soprattutto di insegnanti e genitori, anche loro dovrebbero sentire il dovere di essere protagonisti in prima persona come in questi giorni stanno dimostrando genitori e insegnati del Galilei.
Andrea Misiani
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