Falde acquifere inquinate? E allora!
Sono passati i tempi, cambiata anche l’amministrazione comunale, ma non ci risulta che sia stato operato alcun intervento di bonifica né perseguite le responsabilità
Lodevole l’impegno della stampa locale nel relazionare sulla “lenta agonia dei pozzi umbri”. Importante l’indagine effettuata dall’Arpa regionale.
Ma la domanda che si pone è molto semplice: e allora? Ricordiamo appena, ad esempio, che durante la passata amministrazione comunale fu rilevato un alto inquinamento delle falde idriche anche nell’area della Valle Tiberina che va da Ponte San Giovanni, Balanzano e San Martino in Campo causato da tetracloroetilene ecc…, tanto che furono emesse ripetute ordinanze sindacali per impedire l’utilizzo delle acque dei pozzi. Poi sono passati i tempi, cambiata anche l’amministrazione comunale, ma non ci risulta che sia stato operato alcun intervento di bonifica né perseguite le responsabilità sia pure chiaramente individuate. Così si pensa che il problema ancora sussista. Nemmeno l’attivazione di una delle fontanelle comunali pubbliche per l’erogazione dell’acqua minerale, a San Martino in Campo, è stata più tenuta in considerazione, anche se sembrava ormai definitivamente accolta.
Lauro Ciurnelli
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