Sandro Penna, Walter Cremonte e il calore della poesia
Sabato 21 è stato ricordato alla città di Perugia che Sandro Penna va celebrato con cura, studio e continuità. È stato anche ricordato che a Perugia vive Walter Cremonte, uno dei poeti italiani più significativi del momento
(foto di Marco Giugliarelli)
È proprio strana la poesia. Sembra lì lì per morire, poi ti regala un pomeriggio come quello di sabato 21 a Perugia organizzato dalla Società di Mutuo Soccorso per il quarantennale della morte del grande poeta perugino Sandro Penna. La sala della “Società operaia” non ce l'ha fatta a contenere tutti. Si stava lì stretti l'uno all'altro come a non voler perdere nemmeno un po' del calore che la poesia stava regalando, ad ascoltare Ombretta Ciurnelli e Salvatore Lo Leggio parlare della poesia di Walter Cremonte. Poeta riservato, schivo, del quale i presenti hanno avuto la possibilità di apprezzare tutto il percorso poetico, il suo scrivere della poesia di altri, le sue righe di autentica letteratura, com'è stato detto, che accompagnano le sue piccole raccolte. Sabato 21 non solo è stato ricordato alla città di Perugia, a chi ha in mano la sua cultura, al mondo intellettuale perugino che Sandro Penna non va celebrato, quando lo si fa, allo scadere di qualche ricorrenza, ma con cura, studio e continuità. È stato anche ricordato che a Perugia vive Walter Cremonte, uno dei poeti italiani più significativi del momento. Al termine del pomeriggio lo storico Alberto Grohmann, venuto a sentir parlare di poesia, ha raccontato della Società di Mutuo Soccorso e, con punte di affetto, degli artigiani perugini che la vollero e per i quali nacque.
Vanni Capoccia
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