Vince il No: non lo regaliamo a destra e qualunquismo
A reggere l'urto del governo e dei grandi poteri interni ed internazionali sono state soprattutto le grandi organizzazioni popolari. Non sciogliere i Comitati del No: trasformiamoli in Comitati del SI alla Costituzione
Per favore non cominciate a regalare alla destra e al qualunquismo questo No. E' chiaro che a reggere l'urto del governo e dei grandi poteri interni ed internazionali nei paesi e nelle città dell'Italia sono state soprattutto le grandi organizzazioni popolari. Hanno vinto la Cgil, l'Anpi, l'Arci, don Ciotti, Zagrebelsky, Rodotà, Bersani, D'Alema e tanti altri democratici e progressisti. Dovrebbero essere contenti molti di quelli che hanno votato sì. Non può essere negato un apporto che viene da varie parti, e tuttavia la scelta della maggioranza significa in primo luogo che la Costituzione va attuata e, dove serve, migliorata, ma non sopporta stravolgimenti. E' possibile che nei prossimi giorni arrivino colpi di coda del "cerchio magico", o assalti alla diligenza da parte di altri. Tocca al presidente Mattarella guidare con la sua saggezza la difficile transizione. Serve subito una legge elettorale che rispetti davvero e senza trucchi la sentenza della Corte Costituzionale, serve un governo di decantazione e di tregua per affrontare scadenze difficili per tutta l'Europa, oltre che per il nostro paese. Non è bene che i Comitati del No si sciolgano. Sono stati in molte realtà uno strumento di partecipazione aperto e utile. Farebbero bene a trasformarsi in Comitati del SI' alla Costituzione, ai suoi principi e ai suoi valori.
Salvatore Lo Leggio
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