I pini di San Martino in Campo
È così difficile trovare un qualche equilibrio con il verde urbano? È giusto distruggere l’opera di madre terra formatasi nel tempo attraverso la sistemazione di una verde pianura alluvionale che giunge fino al fiume?
Ultimamente si è parlato, grazie alla stampa locale, di alcuni problemi che riguardano il paese di San Martino in Campo, come probabilmente altri borghi del comune di Perugia. Uno di questi è il caso dei pini che caratterizzano un territorio a sud del capoluogo almeno in parte ancora preservato dalla cementificazioni di altrove.
Succede, però, che i pini cresciuti ovunque hanno ormai raggiunto uno sviluppo tale da rappresentare un rischio per le radici che distruggono il manto stradale. Compito del comune è quello di mantenere sicuro l’asfalto, ai privati spetta il compito delle risoluzione del problema attraverso gli abbattimenti. Le notifiche del sindaco parlano chiaro, tanto che alcuni interventi sono già stati effettuati e i soggetti privati non possono presentare osservazioni, anzi in caso di incidenti se ne devono assumere tutta la responsabilità. Adesso davanti ad una trasformazione così drastica e indiscriminata di un piccolo ecosistema paesaggistico realizzatosi in anni e anni dopo la bonifica benedettina non possono non porsi alcune domande almeno quelli che intendono interessarsi di ambiente e della sua salvaguardia. Forse i tagli non dovrebbero essere esaminati caso per caso? È così difficile trovare un qualche equilibrio con il verde urbano, che ha una sua necessità e dovrebbe seguire un principio di convivenza con l’abitato? È giusto distruggere l’opera di madre terra formatasi nel tempo attraverso la sistemazione di una verde pianura alluvionale che scende dal colle e giunge fino al fiume? Si possono trasformare così violentemente caratteristiche naturalistiche locali preziosi e irripetibili? Ecc……ecc….
Lauro Ciurnelli
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