La Regione aiuti a rimuovere i problemi tra Comune e UmbriaJazz
Le energie non andrebbero spese, come fa il Comune di Perugia, in estenuanti bracci di ferro ma per far diventare Umbria Jazz culturalmente ed economicamente più importante per il bene dell'Umbria e di Perugia
(nella foto: l'interno del teatro Turreno) Umbria Jazz non è solamente uno dei più importanti festival del Jazz al mondo che ogni anno si svolge a Perugia, è da tempo un'istituzione culturale umbra che organizza per giovani musicisti le clinics della Berkeley school of music, esercita nel periodo invernale la sua attività anche ad Orvieto e a Perugia con i concerti del Jazz Club, esporta, inoltre, la musica italiana ed il nome dell'Umbria e di Perugia all'estero, come di recente ha fatto in Cina e precedentemente negli Stati Uniti e in America Latina. Un'attività culturale che richiama tanta gente, riempe di persone alberghi e ristoranti e di musica Perugia, smuove un notevole fatturato con il lavoro diretto e quello che induce. Quindi, un bene culturale ed economico importante del quale aver cura: invece è evidente che ci siano problemi da risolvere nel rapporto tra Umbria Jazz e Comune di Perugia manifestati più volte dal patron del festival Carlo Pagnotta. Problemi che quest'anno hanno portato all'eliminazione dei concerti del Jazz Club. Uno di questi è sicuramente il futuro del Teatro Turreno. Chiunque a Perugia segua non solo il Jazz, ma la musica in generale (Sagra musicale, Amici della Musica, concerti d'autore e pop, riviste musicali) sa benissimo che la capienza del Morlacchi è spesso insufficiente; che c'è bisogno di un teatro che abbia una capienza di più di mille posti e che questo non può che essere il Turreno, mentre il Comune vorrebbe che diventasse un posto con ristorante (come se il centro non ne fosse già pieno), forse qualche altra attività commerciale, più una sala doppione per capienza del Morlacchi e, quindi, come lui insufficiente. Stante questa situazione sarebbe bene che la Regione Umbria, contitolare della manifestazione, si attivasse per rimuovere gli ostacoli, perché le energie non andrebbero spese, come fa il Comune di Perugia, in estenuanti bracci di ferro ma per far diventare Umbria Jazz culturalmente ed economicamente più importante per il bene dell'Umbria e in particolare di Perugia.
Claudio Belladonna
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