A Sua Eminenza l'Arcivescovo di Perugia
Parcheggio sul sagrato di Monteluce: Lettera al Cardinale Gualtiero Bassetti, e la risposta della segreteria
Egregia redazione, vedendo che a Monteluce una parte dei parrocchiani seguitava a parcheggiare abusivamente sul sagrato della chiesa continuando a danneggiarlo, nel mese di giugno mi sono permesso di scrivere all'Arcivescovo di Perugia sperando intervenisse. Ho ricevuto immediatamente una risposta rassicurante, ma da allora tutto è continuato come prima. Vi inoltro la lettera che inviai con la speranza che rendendola pubblica qualche cosa cambi. Cordiali saluti Andrea Dozi ----Messaggio originale---- Da: "andreadozi@ Data: 19-lug-2016 15.35 A: "Segreteria Arcivescovo Perugia - Città della Pieve"<segreteria.arcivescovo@diocesi.perugia.it> Ogg: R: Sagrato Chiesa Monteluce Grazie a voi. Andrea Dozi ----Messaggio originale---- Da: "Segreteria Arcivescovo Perugia - Città della Pieve" <segreteria.arcivescovo@diocesi.perugia.it> Data: 4-lug-2016 14.30 A: <andreadozi@ Ogg: R: Sagrato Chiesa Monteluce Gentile Signor Dozi, il cardinale Bassetti ha ricevuto la sua lettera e la ringrazia per la segnalazione. Parlerà presto della questione con i sacerdoti di Monteluce. Il cardinale le invia i migliori auguri. Amilcare Conti Da: andreadozi Inviato: venerdì 24 giugno 2016 16:12 A: Segreteria Arcivescovo di Perugia Oggetto: Sagrato Chiesa Monteluce A Sua Eminenza Arcivescovo di Perugia Cardinale Gualtiero Bassetti, In questo periodo a Perugia si è discusso delle Logge di Braccio, di proprietà della Chiesa perugina, e pubbliche perché facenti parte della cattedrale e per essere così connaturate nella storia della città. La piazza mattonata antistante la Chiesa di Santa Maria di Monteluce (una delle più belle della diocesi) in senso inverso ha la stessa natura: di proprietà comunale, ma essendo concepita come sagrato è parte integrante della chiesa. Eppure, nonostante questa caratteristica vi continua il parcheggio abusivo di una parte dei parrocchiani che la stanno frantumando: mattoni mancanti, mattoni spezzati, mattoni abrasi dai copertoni delle auto. Sembra quasi che, mettendo in pratica una strategia usata spesso a Perugia, vogliano danneggiarlo ad un punto tale che poi anche la copertura con il catrame diventi preferibile, e di conseguenza il parcheggio abusivo accettabile. Le auto degradano il sagrato, la parrocchia consentendolo e giustificandolo degrada se stessa. Mi rendo conto di usare un'espressione sgradevole, ma vorrei che chi parcheggia abusivamente e chi lo consente immaginasse di trovare imbrattate dalle scritte la facciata bianca e rosa della chiesa o la bella cappella esterna: Cosa penserebbe? Cosa direbbe? Non si sentirebbe sfregiato vedendo la facciata della propria chiesa insozzata? Tempo fa dopo le proteste di Gianfranco Maddoli, ex sindaco di Perugia, il parroco della chiesa di sant'Agostino in Corso Garibaldi ha finalmente messo al suo posto il paletto che protegge il sagrato mattonato di quella chiesa. Cosa che già avviene per altre chiese della sua Diocesi (Ponte d'Oddi, Santa Lucia, di Madonna Alta, di via dei Filosofi ad esempio). Chiese, Arcivescovo, per Lei preziose come quella di Santa Maria di Monteluce, ma imparagonabili ad essa per la storia, le Damianite che ha ospitato, la bellezza architettonica, le cose pregevoli che mostra e quelle mostrate. Ed anche per il suo bel sagrato novecentesco che, prendendo in prestito una parola che Papa Francesco usa spesso, penso meriti tenerezza dalla Chiesa perugina, almeno la stessa riservata ai sagrati delle altre parrocchie. Un saluto affettuoso e devoto
Andrea Dozi
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