E' polemica sull'indagine Ecosistema Urbano di Legambiente
Ancora una volta si chiarisce l’intento di chi era schierato fortemente sulla critica, ricoprendo incarichi nell’ambientalismo locale, mentre adesso si sente offeso per una osservazione che si ripete nel tempo. Quello che resta è che nella nuova amministrazione non si avvertono grosse differenze dall’altra
Sull’annuale diffusione dei dati relativi all’indagine “Ecosistema Urbano” di Legambiente nazionale è nata una polemica. L’Amministrazione Comunale di Perugia non accetta la denuncia di “immobilismo e mancanza di coraggio delle città umbre, Perugia e Terni, ingessate, statiche e pigre, incapaci di rinnovarsi e crescere in sostenibilità,” venuta dalla dirigenza regionale dell’associazione.
La questione è molto stimolante soprattutto per chi per lunghi anni è stato, insieme ad altri, sulle stesse posizioni di forte critica alle politiche ambientali dell’ente locale. Perché ancora una volta si chiarisce l’intento di chi era schierato fortemente sulla critica, ricoprendo incarichi nell’ambientalismo locale, mentre adesso si sente offeso per una osservazione che si ripete nel tempo. Evidentemente le conversioni “sulla via di Damasco” sono sempre possibili anche ai nostri tempi. Intanto ci sembra di ricordare che le indagini sulle sostenibilità ambientali dei governi cittadini di Legambiente si basano soprattutto sulle autocertificazioni. Quindi non hanno alcun valore scientifico, ma comunque assumono un’importanza per le tendenze che possono verificarsi. E non è assolutamente il caso di assumere toni trionfalistici per la scalata di qualche posizione in classifica. Quello che resta, invece, è che nella nuova amministrazione non si avvertono grosse differenze dall’altra. Come ad esempio sulla mancanza di qualsiasi interesse per la salvaguardia e la valorizzazione del Tevere.
Lauro Ciurnelli
|