Botta e risposta tra distilleria e ambientalisti
A questo punto la domanda è: chi deve convocare le parti, se non l’amministrazione comunale? Anche perché certi silenzi fanno molto rumore e dimostrano una particolare insensibilità
Attraverso la stampa locale nei giorni scorsi è continuata la controversia tra distilleria di Ponte Valleceppi e ambientalisti. Adesso, per completare l’informazione, va rilevato che l’azienda, come ripetuto pubblicamente, ha per ben due volte dichiarato “la disponibilità ad aprire un dialogo costruttivo”, che a quanto pare finora non sembra aver ricevuto alcun riscontro.
A questo punto la domanda è: chi deve convocare le parti, se non l’amministrazione comunale? Se non altro per verificare fin dove arriva in concreto quella disponibilità, perché l’unica e definitiva soluzione del problema resta sempre e solo la delocalizzazione degli impianti. Non esiste altra opzione. Anche perché, forse, va ricordato che il Tevere è un fiume che merita maggior rispetto in quanto la sua storia si intreccia con la nascita della città di Roma e la diffusione della sua civiltà in occidente. E, quindi, certi silenzi fanno molto rumore e dimostrano una particolare insensibilità.
Lauro Ciurnelli
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