Il privilegio di essere italiani, il disagio di essere perugini
Tre punti in più tra le cause di disagio per chi risiede in città da almeno quindici anni: ma risiedere a Perugia è un disagio?
Allora, nella città in cui abito è successo che il Sunia (il sindacato degli inquilini della Cgil) ha denunciato il fatto che con un escamotage la giunta comunale ha deciso di privilegiare gli italiani nell'assegnazione delle case popolari. "Privilegiare" significa che non si preferiscono gli italiani a parità di condizione (reddito, numero di figli, condizioni di disagio ecc...), li si privilegia proprio in quanto etnia. L'escamotage è infatti l'assegnazione di tre punti d'ufficio a chi ha più di quindici anni di residenza nel Comune, cosa che ovviamente fa scendere in graduatoria chi da qualche anno sta qui e costruisce case e bada ad anziani dopo aver rischiato la vita per arrivarci, qui. Non è importante rivelare la giunta autrice della perla, poiché sono cose che succedono ovunque. Giova ricordare semmai che la giunta suddetta è di centrodestra, e che le opposizioni (Pd e M5S) non hanno finora fiatato. Tutto questo in un posto in cui circa l'80 per cento del patrimonio della case popolari è assegnato a famiglie italiane. A suo tempo scrissi questo, e lo ripropongo, essendo purtroppo ancora attuale. http://chissacosa.blogspot.it/…/la-bufala-razzista-delle-ca…
alcuni commenti su fb: Michele Guaitini opposizioni? Esito della votazione in consiglio comunale: 20 favorevoli, 2 astenuti, 8 presenti non votanti, 0 contrari Andrea Giuli Perdona Fabri, ma non posso fare a meno di intervenire e non perché si tratti di una giunta di Centrodestra. Da quello che tu stesso scrivi non c'entra assolutamente nulla il privilegio, tantomeno di sapore etnico o razzistico. Semmai trattasi di escamotage tecnico che certo può piacere o meno, ma che da anni utilizzano amministrazioni variegate in tutta Italia, sia di centrodestra e che di centrosinistra. Infatti, tu stesso ricordi che il cosiddetto escamotage si basa non sull'asse re giallo, bianco o nero, ma sull'avere 15 anni di residenza, cosa che può valere anche per qualunque cittadino straniero in tale situazione. Michele Guaitini il punto è che hanno deciso di fissare i 15 anni non perché pensavano fosse un criterio oggettivamente giusto ma perché mettendo quel limite, alcune famiglie italiane avrebbero goduto di quel punteggio al contrario di quelle straniere. Se serviva mettere 20 anni per favorire gli italiani avrebbero messo 20 anni. Il bello è che è stato dichiarato espressamente durante la discussione in consiglio comunale, sono state fatte proiezioni puntuali per vedere gli quante famiglie italiane ne avrebbero usufruito a scapito di quelle straniere
Fabrizio Marcucci ecco, Andrea, è una questione etnica, non c'entrano destra e sinistra. il razzismo, la demagogia, l'ignoranza sono ovunque, purtroppo. Marco Carniani La cosiddetta casa popolare è una misura di integrazione sociale, che risponde ad uno o più fonti di disagio. Sancire che la lunga residenza a Perugia possa rappresentare un disagio prolungato è davvero divertente. Forza Fere. Aahahhah Amilcare Biancarelli E' la fotografia che meglio rappresenta la perfetta complementarietà tra Pd e Lega sui temi che più incidono sulla vita materiale delle persone. Il miglior modo per far la guerra ai poveri è incitare alla guerra tra poveri. Questo non vuol dire che si sia annullata la distinzione destra-sinistra, ma semplicemente che una parte ha traslocato per calcolo e per vigliaccheria. L'assoluta assenza di voci dissenzienti su questioni del genere (l'universalità dei diritti) offre la misura di un panorama politico ad una sola dimensione. Renzo Zuccherini La foto di famiglia della perfetta complementarietà però include anche i Cinque stelle.
Fabrizio Marcucci
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