Umbria jazz e solidarietà, perché Assisi e non Perugia?
Perugia non ha un teatro da 1000 posti ed Assisi sì. Cioè, a Perugia il teatro da più di 1.000 posti già c'è. È il Teatro Turreno
Si è conclusa la tre giorni di jazz e solidarietà organizzata ad Assisi da Umbria Jazz ® il cui incasso contribuirà ad alleviare i disagi delle popolazioni terremotate. Ed ora che le note musicali si sono dissolte, ci è tornata in mente la domande che ci siamo posti quando annunciarono che la manifestazione si sarebbe tenuta nella città di san Francesco. Perché Assisi e non Perugia? Abbiamo pensato che un motivo poteva essere quello di legare musica e solidarietà a san Francesco. Un altro ai rapporti tra Guarducci (neo assessore assisiate) e Carlino Pagnotta, due personalità forti che si pizzicano e annusano, ma che quando è possibile ed a tutti due conviene trovano il modo di collaborare. O, forse, che si è voluto dimostrare che Umbria Jazz può essere organizzata in luoghi diversi da Perugia. Ma, al di là di questo, crediamo che il motivo principale sia dovuto al fatto che Perugia non ha un teatro da 1000 posti ed Assisi sì, il Lyrick.. E più biglietti si potevano vendere più denari ai terremotati si potevano mandare, risultato ottenuto con oltre millecento spettatori e 41.000 euro d'incasso. Quindi, la “trasferta” di Umbria Jazz ad Assisi ci ricorda che una delle manifestazioni jazz più importanti al mondo ha bisogno di un teatro con una capienza minima di 1.000 posti. Ma non ne ha bisogno solo lei. A Perugia ne ha bisogno la Sagra Musicale Umbra come dimostrano i suoi “tutto esaurito” di settembre che hanno lasciato a bocca asciutta tanti appassionati. Sarebbe utile anche ad altre manifestazioni cittadine che avendo a disposizione uno spazio adeguato potrebbero ampliare le loro prospettive, organizzando incontri e spettacoli in grado di richiamare un pubblico più numeroso. Ricorda anche che a Perugia il teatro da più di 1.000 posti già c'è. È il Teatro Turreno, importante testimonianza architettonica, storica e sociale del Novecento che necessita solo di essere messo a norma. Per farlo gran parte dei denari ci sono, manca solo che il Comune di Perugia si renda conto che il bisogno di Perugia è un teatro tipo il Lyrick, ed abbandoni l'idea di trasformare il Turreno in un ulteriore centro commerciale all'interno del quale il teatro sarebbe accessorio ed insufficiente di posti.
Cesare Barbanera, Vanni Capoccia
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