La distilleria di Ponte Valleceppi
L'insostenibilità sociale e ambientale: un problema che si protrae ormai da oltre trent’anni
Da molto tempo si è continuato a discutere dell’insostenibilità sociale e ambientale della distilleria di Ponte Valleceppi, nata e sviluppatesi sulla riva destra del Tevere probabilmente utilizzando i soliti appoggi politici.
Sullo sfondo, sempre più debolmente, restava il progetto della realizzazione di un parco comunale pubblico sul fiume in tutto il suo percorso da Villa Pitignano a San Martino in Campo. Adesso una nuova forza politica all’opposizione in Consiglio Comunale ha deciso di portare la questione nel massimo consesso della democrazia cittadina. Vedremo i prossimi eventi. L’auspicio è che ancora una volta non assistiamo alla solita propaganda che dura il tempo di una comparsata nella stampa locale perché la situazione è grave e deve essere affrontata fino alle delocalizzazioni. Certo che altre forze politiche di destra e di sinistra storicamente non hanno la coscienza a posto visto che il problema si protrae ormai da oltre trent’anni, da quando un comitato popolare di allora, che si riuniva a Ponte Felcino, fece della salvaguardia e la valorizzazione del Tevere la sua ragione d’essere.
Lauro Ciurnelli
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