Che Via Crucis da Monteluce a Corso Cavour
Volevo andare a piedi da Monteluce a Palazzo della Penna. Non l'avessi mai fatto! parcheggiatori abusivi, buche, mattonelle “ballerine” sul marciapiede, marciapiedi occupati dalle auto, auto che facevano da tappo, marciapiedi impraticabili...
Nel pomeriggio di sabato 20 agosto, sentenziando che “al Centro ci si muove a piedi”, ho costretto moglie, cane, figlia con nipote e passeggino ad andare a piedi da Monteluce a Palazzo della Penna in Corso Cavour; volevamo vedere Ma...donna, lo spettacolo tratto dai libri della “scrittrice contadina” Rina Gatti. Non l'avessi mai fatto! La via crucis è iniziata nel sagrato pedonale della chiesa di Monteluce con uno slalom tra le automobili dei parrocchiani parcheggiatori abusivi tanto timorati di Dio per quanto sono sprezzanti nei confronti dei comuni mortali. È proseguita per via Brunamonti che ha un marciapiede di mattonelle di porfido, le ruote del passeggino una volta rimanevano bloccate su una di queste sconnessa, un'altra finivano in una buca lasciata da una sconnessa del tutto, un'altra ancora bloccate da una di queste mattonelle rimaste “ballerine” per il marciapiede. Arrivati a Porta Pesa ci siamo dovuti consultare per decidere il modo meno pericoloso per attraversarla visto che i marciapiedi erano occupati dalle auto. Una volta dall'altra parte altro consulto per stabilire se era meglio passare per via Bella più breve ma praticamente impraticabile per il passeggino o per via dei Ciechi più liscia ma più lunga e ripida. Abbiamo optato per quest'ultima soluzione. Non l'avessimo mai fatto: dopo esserci dati per evitare un coccolone il cambio alla guida del passeggino, il coccolone abbiamo rischiato di prendercelo dalle “madonne”. L'uscita in alto, era ostruita da un auto che faceva da tappo, per cui mia figlia è passata di sguincio con figlio in braccio e cane al seguito, mia moglie ed io abbiamo sollevato il passeggino facendolo passare sopra l'auto con una gran voglia di rigargli la testata. Finalmente per via della Viola e Cartolari abbiamo ritirato il fiato, scambiato due chiacchiere, fatto due coccole al nipote. Ma per poco, perché via Alessi, per evitare l'impraticabile marciapiede, ce la siamo fatta di corsa per la strada contromano sperando che nonno, nonna, figlia, nipote passeggino e cane non finissero inforcati da qualche automobile. La via crucis è terminata in via Oberdan com'era iniziata, con uno slalom tra le auto parcheggiate abusivamente. A quel punto ci è venuto in soccorso sant'Ercolano con le sue scalette. Passeggino chiuso, nipote in braccio siamo arrivati a Palazzo della Penna giusto in tempo per l'inizio dello spettacolo. Il pubblico era numeroso, i posti rimasti in piedi e così ce lo siamo visto e goduto. È stato molto bello, recitato e suonato benissimo da Caterina Fiocchetti ed Andrea Rellini.
Vanni Capoccia
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