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Buche sulle strade: i censori del passato hanno disattivato i sensori?
Colpisce che ora siano pochi quelli che si lamentano per lo stato delle strade perugine. Mi chiedo che cosa sia successo ai sensibilissimi sensori che avevano sotto il sedere i censori del passato


Ho l'abitudine di andare al Tezio per delle camminate e ogni volta che lo faccio constato che la strada per arrivarci è sempre più disagevole.

Da via Annibale Vecchi, per Ponte d'Oddi, San Marco, Cenerente fino al cancello del parco è un susseguirsi di buche. Nell'ulltima parte che porta al cancello sono così tante e così profonde che bisogna fare lo slalom per evitarle. Una vera e propria carrareccia peggiore della strada bianca oltre il cancello stesso.

Colpisce che ora siano pochi quelli che si lamentano per lo stato delle strade perugine. Mi chiedo che cosa sia successo ai sensibilissimi sensori che avevano sotto il sedere i censori del passato.

N.d.R.: Sulla Tramontana abbiamo sempre evitato la polemica sulle buche stradali, una polemica facile e demagogica perché non va al vero nodo del problema: non sono le buche che ostacolano il traffico, ma è il traffico che crea le buche. Abbiamo anche documentato come il manto di asfalto sulle carreggiate sia molto più curato rispetto ai marciapiedi. Continuiamo a stare su questa posizione, anche se oggi sarebbe troppo facile documentare la totale assenza di manutenzione delle strade: ma il vero problema rimane l'assenza di qualsiasi politica di contenimento del traffico.

Tuttavia pubblichiamo volentieri l'intervento del lettore, perché testimonia quanto l polemica sulle buche sia stata demagogica e segnata solo dalla voglia di attaccare una parte politica, come se le buche fossero di destra o di sinistra a seconda di chi comanda.



Alessandro Felici

Inserito martedì 16 agosto 2016


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Commenti

Nome: Giulia rondini
Commento: Ho amici che abitano non al nord Europa ma a nord di Perugia ed ogni volta che vengono mi parlano dello stato penoso delle nostre strade

Nome: Alessandro Felici
Commento: Sono uno che di abitudine va a piedi ogni volta che può. Anche al Tezio c'ero andato per camminare, ma per arrivarci l'auto ci vuole e basta andarci per notare che nel tratto che porta ai cancelli le buche sono numerose e più grandi e fonde di quella nella foto. Non capisco perché la discussione debba spostarsi tra marciapiedi sì e strade no e viceversa. Il mondo non è diviso tra pedoni ed automobilisti, le persone sono intercambiabili ed ogni tanto sono una cosa ed ogni tanto l'altra ed hanno diritto di tutte e due

Nome: Renzo
Commento: Nei paesi del Nord Europa forse, ma da noi i marciapiedi sono abbandonati all'incuria e al degrado; anche le carreggiate sono trascurate, ma ogni tanto arriva una mano di asfalto (che dura poco): questo perché da noi prevale la cultura dell'automobile, e il pedone è ignorato o bistrattato

Nome: Denise Closset
Commento: Strade e marciapiedi sono complementari l'uno all'altro. E vanno rimessi in sesto insieme. Questo si fa nelle città del Nord Europa

Nome: Giuseppe
Commento: Non credo che la diatriba sia strade asfaltate versus marciapiedi. Penso che una città civile, europea abbia bisogno di buone strade, comodi marciapiedi e piste ciclabili cittadine. Poi è ovvio che ricordando quello che dicevano in passato gli attuali amministratori, vicesindaco in testa, ricordaglielo viene automatico e mi sembra anche giusto farlo

Nome: Costanza Ciabatti
Commento: Adesso ci penseranno i barellieri. Vedrete quante ne scriveranno su facebook e le lettere che manderanno ai giornali

Nome: Francesco Grigioni
Commento: Le strade vengono fatte per il traffico su ruote ed è ovvio che da questo vengano degradate. Però se il degrado è repentino come quello sulle strade di Perugia dipende anche da come vengono incatramate, se lo fai buttandoci sopra un velo di catrame vengono le buche. Se poi le buche le attappi buttandoci sopra il catrame granuloso si riaprono dopo poco e diventano, come succede a Perugia, sempre più larghe e profonde come quelle che trovi andando al Tezio.

Nome: Giap
Commento: Arriva al monte Tezio a piedi da Perugia è dura, l'auto bisogna prendere

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