Buche sulle strade: i censori del passato hanno disattivato i sensori?
Colpisce che ora siano pochi quelli che si lamentano per lo stato delle strade perugine. Mi chiedo che cosa sia successo ai sensibilissimi sensori che avevano sotto il sedere i censori del passato
Ho l'abitudine di andare al Tezio per delle camminate e ogni volta che lo faccio constato che la strada per arrivarci è sempre più disagevole.
Da via Annibale Vecchi, per Ponte d'Oddi, San Marco, Cenerente fino al cancello del parco è un susseguirsi di buche. Nell'ulltima parte che porta al cancello sono così tante e così profonde che bisogna fare lo slalom per evitarle. Una vera e propria carrareccia peggiore della strada bianca oltre il cancello stesso. Colpisce che ora siano pochi quelli che si lamentano per lo stato delle strade perugine. Mi chiedo che cosa sia successo ai sensibilissimi sensori che avevano sotto il sedere i censori del passato. N.d.R.: Sulla Tramontana abbiamo sempre evitato la polemica sulle buche stradali, una polemica facile e demagogica perché non va al vero nodo del problema: non sono le buche che ostacolano il traffico, ma è il traffico che crea le buche. Abbiamo anche documentato come il manto di asfalto sulle carreggiate sia molto più curato rispetto ai marciapiedi. Continuiamo a stare su questa posizione, anche se oggi sarebbe troppo facile documentare la totale assenza di manutenzione delle strade: ma il vero problema rimane l'assenza di qualsiasi politica di contenimento del traffico. Tuttavia pubblichiamo volentieri l'intervento del lettore, perché testimonia quanto l polemica sulle buche sia stata demagogica e segnata solo dalla voglia di attaccare una parte politica, come se le buche fossero di destra o di sinistra a seconda di chi comanda.
Alessandro Felici
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