Le memorie cantate
Le canzoni narrative in versi che raccontano i dolori e le sofferenze subite dalle popolazioni durante i rastrellamenti e le stragi compiute dalla Wehrmacht e da reparti delle SS tedesche in Appennino nell'aprile-maggio 1944. Venerdì 19 agosto a Le Prata di Nocera
Venerdì 19 agosto 2016, a partire dalle ore 16.30, a Le Prata di Nocera Umbra si svolge la manifestazione: Memorie cantate. Guerre e violenze nella cultura orale dell'Appennino Umbro-marchigiano, organizzata dall'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea in collaborazione con l'ANPI Sez. “17 Aprile” di Nocera Umbra (Perugia) e l'Associazione culturale “Monte Selva” Si tratta di un'iniziativa molto particolare, forse unica nel panorama culturale italiano. La Struttura di missione per le celebrazioni del Settantesimo anniversario della Liberazione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri ne ha riconosciuto la validità cofinanziando il Progetto di ricerca dell'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea. Oggetto della ricerca sono i canti che nell'immediato secondo dopoguerra furono composti nella montagna di Nocera Umbra ai confini con le Marche da sconosciuti autori del luogo. Si tratta di canzoni narrative in versi che raccontano i dolori e le sofferenze subite dalle popolazioni durante i rastrellamenti e le stragi compiute dalla Wehrmacht e da reparti delle SS tedesche in Appennino nell'aprile-maggio 1944. Tale produzione poetica, che da subito aveva assunto una funzione di elaboratrice collettiva del lutto, ebbe una buona diffusione dovuta all'opera dei cantastorie che giravano per i primi anni Cinquanta nei mercati locali. Essa ha lasciato tracce tra i vecchi abitatori della montagna; esili se pur presenti, destinate per motivi generazionali a scomparire. I ricercatori dell'Isuc hanno censito e registrato una decina di canzoni fin qui raccolte, eseguite da informatori come Graziano Coccia, Antonio Dominici, Argelia Mingarelli e Settimio Riboloni. Presso i cantastorie locali, alla fine degli anni Quaranta del Novecento questa produzione andò a saldarsi nei loro repertori con brani altrettanto vicini al sentire popolare: “miracoli”, “fatti” e “fattacci” che avevano raccontato inquietudini presenti nell'animo popolare fin dal primo dopoguerra, quasi a segnare una continuità di valori e sentimenti caratteristici di ogni fine conflitto. Tale produzione, di origine settentrionale, cara ad autori come Adriano Callegari e Marino Piazza, i quali stamparono per anni i loro “Fogli” presso l'Editrice Campi di Foligno, trovò per tale motivo facile diffusione in queste zone dell'Umbria e delle Marche. La ricerca avviata dall'Isuc prende in considerazione certe permanenze culturali, che nelle intenzioni andranno a completare un quadro già abbastanza complesso. La manifestazione “Memorie cantate”, giunta al quarto anno, ha come obiettivo quello di restituire, in un clima informale e in un ambiente montano dalle rare suggestioni, i risultati della ricerca, mettendo insieme tramite esibizioni che dal secondo pomeriggio giungono a notte fonda, cantastorie locali, professionisti, esperti di ricerca musicologica. Coordinati d Mario Tosti, presidente dell'Isuc, porteranno il loro saluto Giovanni Bontempi, sindaco di Nocera Umbra; Walter Verini, deputato; Francesco Mirti, presidente della sezione Anpi “17 Aprile” e Domenico Leonardi, presidente dell'Associazione “Monte Selva”. Riproporranno poi alcune “cantate” relative ai dopoguerra gli informatori Argelia Mingarelli, Settimio Riboloni, Valerio e Federico Coccia, seguiti dalla conferenza spettacolo di Susanna Buffa, giornalista e cantante folk, esperta di musica popolare dell'Italia centrale. Dopo cena, Sandro e Marino Severini del Gruppo folk “The Gang” eseguiranno alcun brani narrativi del loro repertorio. Ulteriori dettagli in http://isuc.crumbria.it/ .
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