CARCIOFO, TARASSACO E NOPAL PER LA DEPURAZIONE PRIMAVERILE
Tratto dal foglio informativo dell'associazione Le Vie della Salute n.11 - 4/2009
Il
Tarassaco (Taraxacum officinals
L.)detto anche dente di leone o
piscialletto o soffione per i suoi frutti con “pappo” piumoso che
facilita enormemente la semina attraverso il vento, cresce spontaneo
nei nostri campi e lo raccoglieremo nei nostri corsi sulle erbe
spontanee dell’Umbria.
La pianta in fitoterapia è considerata droga “epatorenale” per
la sua attività sui reni e sul fegato. Del Tarassaco in fitoterapia,
s’impiega la radice raccolta da maggio a tutto l’autunno, dotata
di una marcata proprietà stimolatrice della secrezione biliare le
sono anche da lungo tempo riconosciute proprietà depurative,
diuretiche, aperitive, digestive, lassative, ipocolesterolemiche.
La radice di tarassaco può essere utilizzata come tintura madre
utile altresì per proteggere dai radicali
liberi, in caso di calcoli biliari, nel trattamento
dell’obesità, e come depurativo epatico nel corso di terapie
farmacologiche “pesanti”. I
preparati a base di Tarassaco sono controindicati in caso di
infiammazione o occlusione delle vie biliari ed in soggetti
sofferenti di ulcera peptica in quanto stimolanti delle secrezioni
gastriche.
Il
Carciofo è noto sin dall’antichità come pianta commestibile,
probabilmente solo nella subspecie spontanea, ma la sua coltivazione
risale comunque a millenni fa. Del carciofo (Cynara scolymus L.)
in fitoterapia, si impiegano le foglie del fusto ma anche le radici
raccolte in primavera sotto forma di decotto che hanno proprietà
diuretiche e depurative epatiche. Le foglie si raccolgono da marzo a
maggio e contengono, fra le altre sostanze, cinarina (un principio
attivo amaro), inulina, minerali ed oligoelementi, vitamina A, B1,
B5, C. I principi attivi delle foglie di carciofo possono
essere assunti sotto forma di tisana, non a tutti gradita per la
grande amarezza, o sotto forma di tintura madre che ha proprietà
stimolanti la secrezione di bile e suo deflusso dal fegato
all’intestino, epatoprotettrici (nei confronti di agenti
epatotossici), diuretiche, ipocolesterolemizzanti, ipoglicemizzanti.
Per i suoi effetti stimolanti la produzione di bile e la contrazione
della cistifellea, il Carciofo dovrebbe essere utilizzato con molta
cautela in presenza di calcolosi biliare e anche durante
l'allattamento perchè potrebbe ridurre la portata lattea.
Il
Nopal è un cactus alto fino a 3-4 metri, dai rami-foglie
trasformati in pale appiattite munite di corte spine. Il Nopal è
originario del Messico, naturalizzato in tutto il Centro e
Sud-America e nel bacino del Mediterraneo. Accumula nei tessuti
spugnosi dei cladodi una serie di sostanze mucillaginose (frazione
polisaccaridica). Produce bei fiori di colore giallo dai quali si
sviluppano frutti carnosi edibili, ovoidali, rossastri, muniti di
spine irritanti. Al fine di valutare l'efficacia e selezionare
la parte di pianta maggiormente attiva sono stati effettuati numerosi
studi, dal 1980 ad oggi, (secondo il sito amico di www.
natural-space.com/pianta.asp?id=105 ove è possibile anche vedere la
foto del Nopal) che hanno dimostrato non solo l'attività
ipoglicemizzante del Nopal ma anche la positiva influenza su altri
disturbi metabolici, quali obesità e iperlipidemie. La polpa
disidratata di Nopal è risultata possedere la massima attività
grazie alla forte concentrazione di frazione polisaccaridica
presente, costituita prevalentemente da un polimero di galattosio,
arabinosio e altri zuccheri denominato opuntiamannano, al quale si
deve la capacità di legare i grassi e gli zuccheri ingeriti, che
diventano pertanto non assorbibili e quindi eliminati tal quali. La
glicemia diminuisce entro 4-6 ore dall'assunzione. Unitamente alle
altre sostanze pectiche esplica anche effetto saziante. La vitamina
B3 potenzia l'azione ipolipemizzante impedendo la trasformazione del
glucosio ematico in colesterolo e favorendo la trasformazione del
colesterolo LDL (dannoso) in HDL (buono). La colesterolemia
diminuisce del 34% entro un mese, diminuendo così il rischio
cardiovascolare. Le mucillagini presenti sono anche in grado di
controllare l'eccessiva acidità gastrica e di regolarizzare il
transito intestinale (effetto blandamente lassativo). L'alta
concentrazione di sali minerali può invece spiegare l'uso
tradizionale in Messico come drenante-diuretico e tonico cardiaco.
La sua popolarità sta aumentando velocemente: si è guadagnato
un’ottima reputazione come rimedio naturale a disturbi che variano
dal diabete ai postumi di una sbornia . Le “foglie” o pale del
Nopal, chiamate Nopales, vengono raccolte nelle aziende agricole in
Messico. Quando le pale raggiungono il formato adeguato, sono
tagliate e trasportate ai mercati locali. Al mercato le spine sono
tagliate e raschiate via prima che le pale siano messe in vendita.
Di solito si utilizzano solo le pale giovani e tenere per scopi
alimentari.
Dilvia Dalla Croce
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