I quotidiani umbri e le overdosi
Gli arruffapopoli adesso tacciono. Fino a qualche anno fa specializzati nel gettare benzina sul fuoco, oggi tacciono: ed i quotidiani non sono in grado di raccontare il loro silenzio
Due persone sono morte per sospetta overdose a Perugia ed il pensiero prima di tutto non può che andare a loro ed alla sofferenza dei loro familiari. Due morti raccontate dai quotidiani locali con equilibrio e rispetto. Uno stile giusto che in passato usavano raramente, preferendo in casi di questo genere mettere la penna nel dolore delle persone e nelle ferite aperte di una città. C'è da augurarsi che il loro sia un consapevole ravvedimento. Per non parlare degli arruffapopoli che adesso tacciono, e di chi ora è in Consiglio comunale e nella Giunta comunale. Fino a qualche anno fa specializzati nel gettare benzina sul fuoco, nel far passare nella mente dei cittadini che ci fosse da parte di chi amministrava la città una responsabilità morale, oggi tacciono o dicono frasi di circostanza. Un silenzio ed un modo di fare che evidenzia quello che sono ed erano, ma anche il fatto che i quotidiani umbri che prima facevano da megafono alle loro urla ora non sono in grado di raccontare, o non vogliono farlo, il loro silenzio.
Vanni Capoccia
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