16/07/2024
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L'agricoltura umbra in ginocchio
Presidio di agricoltori biologici contro il ritardo dei pagamenti delle misure agroambientali Lunedì davanti alla Regione durante l'incontro Regione, AGEA, associazioni di produttori
"Accogliamo con grande favore - ha dichiarato Vincenzo Vizioli, Presidente Aiab Umbria - l´iniziativa dell´assessorato regionale all´agricoltura, di incontrare nella giornata di lunedì 30 marzo, l´AGEA (Ente gestore delle procedure di liquidazione) alla presenza delle associazioni dei produttori, per cercare di risolvere il problema del ritardo dei pagamenti delle misure del PSR, sperando che questo ponga la parola fine al rimpallo delle responsabilità tra AGEA e Regione sulla pelle degli agricoltori".
L´agricoltura umbra è ancora in attesa di ricevere le spettanze del 2007 in una situazione di grande difficoltà e preoccupazione, perché il ritardo del pagamento dei premi e l'´incertezza di quando saranno saldati ha superato ogni livello di accettabilità.
Nella situazione di crisi generale la mancanza di liquidità sta mettendo in seria discussione la vita delle aziende biologiche che hanno preso l´impegno con la Regione ma prima di tutto con i cittadini umbri, di coltivare nel rispetto dell´ambiente, accollandosi quei costi aggiuntivi, per cui l´Unione Europea riconosce doverosamente un premio.
La situazione è grave anche perché siamo in totale assenza di trasparenza delle procedure, in quanto non è data la possibilità di conoscere di quale entità e quali siano le anomalie che hanno bloccato 1200 domande del 2007, per le quali la procedura non è ancora chiusa.
Sapendo delle complicazioni subite per i continui cambi di procedura, dell´assenza di risposte da parte di AGEA e della ingiustificabile scelta del Governo di rimandare i pagamenti per motivi di cassa, la mancanza più grave che si addebita alla Regione è che non è mai stata inviata agli operatori la comunicazione in merito alla propria domanda di aiuto per sapere se è stata ammessa e per quale importo. Questo oltre che giuridicamente inammissibile, nega alle aziende la possibilità di accedere a quel credito che, neanche a dirlo, le banche concedono con sempre maggiore difficoltà, con il concreto rischio che le aziende chiudano o per sopravvivere facciano ricorso a forme di credito pericolose
Il movimento del biologico umbro chiede oggi alla Regione di essere non controparte ma alleata dei produttori, prendendo coscienza che lo sblocco dei pagamenti del 2007 è inderogabile e che oggi stesso si apre la questione delle domande del 2008, il cui esame non è ancora nemmeno iniziato. Questa situazione di ritardi con effetto domino, sta mettendo un´ipoteca anche sull´uscita del bando 2009, per cui la Regione non ha ancora ricevuto da AGEA risposte sulle procedure per la gestione. 
Chiediamo inoltre che qualora non ci fossero garanzie per una rapida soluzione anche per il 2008 la Regione torni ad essere "Ente pagatore" dato che i suoi funzionari già gestiscono tutto il lavoro di istruttoria delle domande che poi AGEA inghiotte ne calderone. Per questi motivi i produttori biologici umbri si ritrovano davanti all´assessorato per sostenere la propria delegazione e far pesare la situazione disperata nella trattativa.


Elisabetta De Vergori

Inserito domenica 29 marzo 2009


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