Cura dele aree verdi e animazione socio-culturale
Il bando per "favorire la funzione sociale del verde....e incentivare la fruizione di alcuni parchi comunali nel periodo estivo" rivolto "preferenzialmente a soggetti disoccupati tra i 18 e i 40 anni oppure ad Associazioni regolarmente costituite: in 10 giorni dovrei fare due conti, magari andare in banca a chiedere un prestito, organizzarmi perché un chiosco non è che l'abbia nel garage, devo contattare fornitori, ecc., fare un programma di attività, magari contattando altri soggetti... In circostanze come questa pensare male è d'obbligo
Chiedo scusa subito per la lunghezza del testo, ma vi chiedo la pazienza di leggere, perché secondo me si tratta di una cosa piuttosto grave. Dunque, il Comune di Perugia pubblica un Bando per "favorire la funzione sociale del verde....e incentivare la fruizione di alcuni parchi comunali nel periodo estivo" rivolto "preferenzialmente a soggetti disoccupati tra i 18 e i 40 anni oppure ad Associazioni regolarmente costituite da almeno 90 giorni". La Determina Dirigenziale seguita alla delibera di Giunta è del 12/05, ci sarà tempo fino al 31/05 per la presentazione delle domanda, le buste si apriranno l'1/6, l'attività potrà cominciare dal 20/06 fino all'11/09. Si potranno in pratica realizzare dei chioschi, con la possibilità di somministrare vivande, in cambio di una serie di prestazioni richieste dal Comune, in particolare cura dell'area e animazione socio-culturale. Bene, bello: mutualità pubblico-privato, stimolo all'occupazione e all'auto-imprenditorialità, razionalizzazione delle risorse ecc ecc; tutti intenti lodevoli, anche se in controluce si intravede un certo desiderio dell'Amministrazione, peraltro mai nascosto, di alienare dai propri compiti la cura e la manutenzione delle aree verdi. Però, c'è un però. Incollo di seguito alcune (non tutte..) delle condizioni poste dal Comune per l'affidamento degli spazi, copiate pari pari dal bando: a) programma di intrattenimento articolato su almeno quattro giorni settimanali dalle ore 17,00 alle ore 24,00 che preveda anche la presenza di iniziative rivolte ai bambini e alle famiglie; b) l’ impegno a compiere attivita` di cura e monitoraggio del verde pubblico, di pulizia dell’ intera area prossima al chiosco ( minimo 1000 mq) con cadenza giornaliera, di manutenzione e custodia delle attrezzature pubbliche ivi situate; c) l’ impegno a compiere quotidianamente lo svuotamento dei cestini nell’ area limitrofa al chiosco ( minimo 1000 mq ), la raccolta differenziata e il corretto smaltimento dei rifiuti prodotti; d) rispetto delle normative vigenti in materia igienico sanitaria, somministrazione e vendita di alimenti e bevande su aree pubbliche, pubblica sicurezza, inquinamento acustico, sicurezza sul lavoro e, ove richiesto dalla natura dell’ attività svolta, in materia di diritto d’ autore; e) l’individuazione specifica dell’ area dove si intende posizionare la struttura con allegata una documentazione fotografica dello stato attuale dei luoghi, con inserimento fotorealistico del manufatto che si intende installare; f) la proposta progettuale con descrizione particolareggiata della struttura da realizzare nonché della collocazione dei contenitori da utilizzare per la raccolta differenziata all’ interno dell’ area limitrofa al chiosco. Cioè, mica bruscolini! E a questo bisogna ovviamente aggiungere tutto quello che serve per essere in regola con un'attività commerciale che preveda somministrazione di alimenti. Facciamo che io sia un soggetto disoccupato e sia attratto dalle possibilità offerte dal bando: in 10 giorni dovrei fare due conti, magari andare in banca a chiedere un prestito, organizzarmi perché un chiosco non è che l'abbia nel garage, devo contattare fornitori, ecc., fare un programma di attività, magari contattando altri soggetti e tutte le altre cose richieste dal bando. Ma vi sembra realisticamente possibile? A me sembra realisticamente IMPOSSIBILE! In circostanze come questa pensare male è d'obbligo: un bando del genere avrebbe dovuto essere pubblicato almeno due mesi fa, se davvero ci fosse stato l'intento di farlo aperto, mettendo tutti in condizione di prendervi parte; con questi tempi, possono partecipare solo soggetti già strutturati, o qualcuno che abbia avuto più tempo degli altri di prepararsi, sapendo prima di questi progetti...ma questa per carità, è solo un'ipotesi remota, nel Regno di Transparenzia e Partecipanzia. Come la mettiamo caro Comune? Secondo me delle spiegazioni e dei chiarimenti sono dovuti e doverosi, magari ci sono motivazioni convincenti, anche se non saprei immaginare quali. Aggiungo che forse di tutto ciò avrebbe dovuto e potuto occuparsi l'opposizione, e mi piacerebbe capire perché non l'hanno fatto: è una questione poco rilevante? Sono d'accordo? Non se ne sono accorti? Anche da loro mi aspetterei risposte. A proposito di partecipazione e trasparenza, provate un po' a trovare il bando sul sito istituzionale del Comune: è necessario un corso di orienteering tanto il percorso è tortuoso, ma forse rappresenta già un primo test di valutazione rispetto alla capacità dei proponenti di sapersi muovere nei meandri della burocrazia. Insomma, mi sembra una vicenda parecchio opaca che richieda dovute spiegazioni. (Per facilitarvi, il link al bando lo metto di seguito, ma divertitevi a fare i passaggi). http://istituzionale.comune.perugia.it/…/chiosch…/avviso.pdf
Paolo Festi
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