A Ponte Felcino sta succedendo...
Ponte Felcino si mobilita in nome dell'accoglienza e dell'incontro con chi atraversa il mare in cerca di vita e futuro
A Ponte Felcino sta succedendo qualcosa di strano. Strano per questi tempi tristi, colmi del vuoto che pompa ovunque rassegnazione e rinuncia ad essere. Succede che uomini e donne si autoconvocano, danno vita a un movimento spontaneo che si chiama Ponte Felcino Antirazzista e si incontrano rivendicando con passione e desiderio che apparteniamo tutti alla razza umana, che comune è il destino e che le strade da percorrere sono le stesse. Per gli stessi diritti. Per un futuro comune dove ci sono speranze e risorse per tutti. Apparentemente banale e scontato, politicamente dirompente. Sembrano tornare altri tempi, quando nei cuori albergava la speranza, quando le mancanze alimentavano desideri comuni e la lotta era di tutti per tutti senza confini, quando sembrava davvero che nostra patria fosse il mondo intero. Ieri sera sono andato all'assemblea, all'aperto prima, poi nel cva. Assemblea pubblica, tutte e tutti hanno parlato. Ponte Felcino si mobilita in nome dell'accoglienza e dell'incontro con chi atraversa il mare in cerca di vita e futuro. Ponte Felcino, emblema di una rinascita della voglia di essere, vuole contagiarci, offre il suo ponte a chi desidera esserci. Sono arrivati, stanno arivando, ariveranno. In questo triste presente 'loro' ci chiamano a riflettere su chi siamo 'noi', su cosa siamo diventati, su cosa potremmo diventare. Un nuovo 'noi' che potrebbe essere. Ci stanno aiutando a costruirlo e forse nemmeno lo sanno. Raccontiamolo.
Giannermete Romani
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