Degrado delle aree verdi a Porta S. Susanna
L’Amministrazione comunale non muove un dito per fare fronte a questa situazione di degrado. L’idea di affidare la manutenzione delle aree a ciascuna associazione cittadina o altri soggetti privati, non funziona
Desidero denunciare, anche a nome dell’Associazione culturale e ricreativa che presiedo, lo stato di incuria e abbandono in cui sono lasciati gli spazi verdi del quartiere di Porta S. Susanna e, in modo particolare la Piaggia Colombata e il vecchio Sottopasso che immette in via Pellini. La mia denuncia è stata stimolata da una lettera di lettori del Messaggero di mercoledì 5 maggio, che stigmatizzava lo stato di vari accessi alla stessa via Pellini, mettendo in risalto il carattere di sosta selvaggia che, nell’ultimo tratto della Piaggia Colombata, peraltro invasa da arbusti e fogliame su entrambi i lati, assume il parcheggio delle auto. Devo ricordare che, nel corso di vari decenni, la nostra Associazione si è molto battuta per la conservazione e la valorizzazione di tutti gli spazi pubblici del quartiere e delle sue preziose vestigia storiche. Qualche anno fa, anche a seguito delle nostre pressioni e richieste, la Seconda Circoscrizione del Comune provvide alla completa bonifica del sottopasso, attraverso una pulizia di fondo, della quale si fece carico la Usl, la tinteggiatura e il rifacimento dell’impianto elettrico. Purtroppo il sottopasso divenne in poco tempo sede abitativa di alcuni “senza fissa dimora” che lo trasformarono in un rudimentale, ma vero e proprio appartamento, con tanto di zona giorno, zona notte e, per così dire, servizi, che comportavano non pochi problemi di igiene e puzza. Questa situazione e l’impossibilità di avere la disponibilità di un custode, hanno indotto la nostra associazione a chiedere la chiusura, a titolo definitivo, del sottopasso. Oggi purtroppo tutta l’area si trova, come detto, in una situazione pietosa di incuria e abbandono, invasa da piante ed erbacce che hanno cominciato ad aggredire anche la sede stradale. Personalmente, avendo una certa età, sono legato anche sentimentalmente alla Piaggia Colombata che era l’area di gioco di noi bambini in anni lontani e, sempre in anni lontani, era la “scorciatoia” degli operai e delle operaie che dalla città si recavano al lavoro nelle fabbriche, la Perugina, il Poligrafico, la Colussi, collocate nell’area di Fontivegge. L’Amministrazione comunale non muove un dito per fare fronte a questa situazione di degrado. L’idea di affidare la manutenzione delle aree a ciascuna associazione cittadina o altri soggetti privati, non funziona. E’ vero che il Comune si trova in una situazione di carenza di finanziamenti. Ma si possono e si devono fare scelte diverse nell’utilizzo delle risorse pubbliche rispetto a quelle che si fanno o non si fanno oggi. E’ assolutamente necessario rinnovare e ampliare la Convenzione tra il Comune e l’Agenzia Forestale Regionale, ex Comunità Montana, garantendo negli spazi verdi, a cominciare dalla Piaggia Colombata, periodici interventi di bonifica e manutenzione. Segnalo, in proposito i seguenti “punti caldi” del quartiere: Via della Sposa, nel tratto prospicente Porta Trasimena, è invasa dai lecci non potati da anni. Lo stesso dicasi per via del Piscinello che è ancora più angusta e risultata praticamente “tappata” dalle piante. Le erbacce, non tolte da anni, la fanno da padrone sul muro medievale che da Viale Antinori sale a Porta Conca. Le stesse erbacce hanno invasa l’area pedonale di S. Galigano. Nei tre prati di S. Francesco, quasi 7mila metri quadrati, l’altezza dell’erba ha raggiunto proporzioni allarmanti. Altre zone critiche, sono in via Pascoli e in via Lancellotti. I cittadini aspettano che si faccia qualcosa. Il Presidente dell’Associazione culturale e ricreativa di Porta S. Susanna
Galeno Scattini
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