Ritirate quei libri!
Respinta per un soffio la proposta della maggioranza di togliere dalle scuole alcuni libri per bambini. Il sindaco, ancora una volta, si defila
Un consigliere di centro-destra ha ottenuto di mettere ai voti in Consiglio comunale il suo ordine del giorno di censura di alcuni libri per bambini, distribuiti alle scuole nel quadro di un progetto ministeriale di lotta all'emarginazione e all'esclusione. Nel dibattito, sono emerse le posizioni più incredibili e assurde: una consigliera, ad es., ha proposto che le famiglie decidano se i propri figli possano o no leggere tali libri. Con tanti saluti all'integrazione. Ve l'immaginate se ogni genitore si presenta a scuola con l'elenco dei libri che il proprio figlio può o non può leggere? con i genitori separati, che potrebbero ovviamente presentare ciascuno un elenco diverso. Alla fine, la votazione ha dato 14 voti favorevoli, 11 contrari e 3 astenuti: la proposta ha avuto la maggioranza dei voti favorevoli, anche se - per una questione di regolamento - non è passata per un soffio. E questo soffio si identifica con l'assenza del sindaco, che non ha partecipato né alla discussione né alla votazione: quando c'è da scegliere, infatti, il sindaco ha sempre qualcosa di più urgente da fare nel suo studio. Ma rimane una brutta pagina nella vita cittadina, un brutto colpo alla convivenza democratica e alla scuola pubblica, cioè di tutti, non dei singoli consiglieri e nemmeno dei singoli genitori. Ecco alcune pagine di uno dei pericolosissimi libri che si vogliono mettere all'indice (le illustrazioni sono del celebre disegnatore ALTAN):
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