Pasqua in centro
La gente ci prova ad impadronirsi della strada, ma un continuo carosello di automobili pretende il passaggio per una stolta passerella a mostrare l'auto lavata per Pasqua
Da tempo, lo ammetto, non vedevo un centro così frequentato (Eurochocolate lo elido a priori), le scale mobili gremite, il minimetrò a tutta randa.
Certo è che manco il giorno di Pasqua, festa grossa, certi perugini sanno rinunciare all'auto sotto al sedere. Questa volta non tutta la responsabilità può esssere dell'Amministrazione Comunale se non per la mancanza di coraggio, e che io ricordi è così da quando frequentavo il centro a 18 anni, di estendere la zona pedonale ALMENO a tutta Piazza Italia, naturale sbocco del corso Vannucci al meritato belvedere! Ma no, dalle foto si vede, la gente ci prova ad impadronirsi della strada (e quale cosa migliore di metterci i banchi del mercatino, meglio fruibili che stretti nei giardinetti tra panchine e aiuole?), ma un continuo carosello di automobili (e di geni che le guidano) pretende il passaggio anche SUONANDO il clakson! Si tratta, è dimostrato anche dal fatto che nell'auto spesso c'è una sola persona (coatto), di ingolfare Piazza Italia per una stolta passerella a mostrare l'auto lavata per Pasqua, non certo a cercare parcheggio che NON c'è. Non solo, ma mentre la mia famiglia ed io abbiamo speso un totale di € 8,30 tra chi ha usato il parcheggio e chi ha preso il minimetro, ci sono irriducibili astuti che hanno parcheggiato lungo il belvedere in spudorato divieto di sosta: "perché tanto è pasqua e i vigli son buoni". E infatti le vigilesse passeggiavano per il corso guardandosi bene dal limitare (di più non avrebbero certo potuto) questo scempio. Addio al belvedere che tanto, scusa, "c'è tutti i giorni", addio ai perugini e alla loro peruginità che ogni volta ribadisce l'amara sconfitta: ha rivinto Matera!
Maurizio Caselli
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