Giorgio Filippi e la sua voglia di luna
Cyrano è un inno all'estate. Il volume di poesie di Filippi alla Libreria Grande il 1 aprile
Lui è lì da sempre il mare e tu costume rosso che traspare fai più blu il fresco mattinale Incanta l’elegante ermetismo di Cyrano, quarta raccolta di poesie di Giorgio Filippi. Incanta perché è un ermetismo permeabile alla comprensione, dunque sintesi che sollecita il ragionamento anziché ostacolarlo. Si tratta, in prevalenza, di piccoli canti d’amore dedicati ad una presenza femminile che, come tutte le donne, ha labbra, seni e capelli ma che, come poche, ha il potere di incidere sulla natura (“e tu/…fai più blu/il fresco mattinale”) e di evocarne le creature: galli, merli, gatti, api, farfalle popolano i versi e danno consistenza all’evanescenza delle dichiarazioni d’amore. Ma la Rossana – o Beatrice o Laura o Fiammetta o Silvia – che accoglie la serenata di Cyrano-Filippi non è soltanto una creatura che scatena il desiderio. È cerniera sui cui si incardina un mondo, è senso da attribuire ai giorni, è speranza di redenzione, è sorriso “che quando c’è/ già da solo/fa più giusto il mondo”. Rita Imperatori Dopo BLU LUNA (1990), SELENE (1998), ENDIMIONE (2013), ecco il nuovo volumetto di poesie CYRANO (2015) sempre per le edizioni Thyrus, la casa editrice ternana che è arrivata a festeggiare i sassanta anni di attività editoriale. “Per Giorgio Filippi è ancora la luna che fa da pre-testo, ricorda Renzo Zuccherini, è un'esplosione di colori....tinte nette , luminose senza sfumature...E' una comunicazione tra l'io e il tu. L'io maschile e incompleto che cerca una via, un modo, un canale segreto e indicibile, oltre la parola, e un tu femminile, insieme solare e lunare capace di completezza ma difficile da raggiungere nel suo oltre, se non in brevi, imprevedibili, inripetibili istanti”. Cyrano è un inno all'estate. La bellezza che il mondo sa regalarci è necessario urlarla al mondo delle guerre proprio con quei silenzi di luna che dovrebbero farci vergognare tutte le volte che non riusciamo a “restare umani”. Giorgio Filippi nasce ad Umbertide in alto Tevere nel 1947. “Solca, come dice scherzosamente Walter Pilini, i procellosi mari extraparlamentari finché a bordo della “Fregata Sinistra” non naufraga rabbiosamente”. Si laurea alla Sapienza di Roma con una tesi su Vittoria Aganoor Pompili,la poetessa armena che ha vissuto per alcuni anni sulle rive del lago Trasimeno. Giorgio Filippi, trova il tempo, ricorda ancora Pilini, di fare il maestro elementare per appena quaranta anni. Pratica il giornalismo militante dei periodici di base peraltro sempre alle prese con una vita editoriale difficile ma fucina di giovani talenti.” Poetando d'aprile Libreria Grande, via della Valtiera, Ponte San Giovanni Venerdi primo aprile 2016, ore 17,30 Giorgio Filippi, Cyrano (ed. Thyrus) Con l'autore ad accogliervi, Renzo Zuccherini Letture a cura di Associazione Genitori "Insieme per" Annotazioni musicali di Lorenzo Filippi
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