16/07/2024
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Referendum anti trivellazioni: appello al SI
Dolorosissima la scelta di chi predica l’astensionismo tacciandosi per democratico. Rispondere SI a questo referendum si prefigura come una scelta etica e di civiltà


 
Domenica 17 aprile gli italiani saranno chiamati a decidere di interrompere le trivellazioni per l’estrazione di gas e petrolio nelle acque costiere. Il referendum è abrogativo, cioè annulla, per cui il SI esprime la volontà di annullare le concessioni, che già a suo tempo non avrebbero dovuto essere conferite. Invece il NO decide di continuare lo scempio.

Ma perché un argomento così importante non è stato discusso in Parlamento mentre viene sottoposto ad un giudizio che già presenta un qualche rischio?

Forse ha prevalso la solita indecenza nel non assumersi responsabilità per le quali si è stati eletti. Oppure si vuole che l’astensionismo determini il non  raggiungimento del quorum del 50.1% che significa l’affermazione del NO. Il rischio dell’astensionismo, infatti, è reale perché l’intero sistema politico sta vivendo una fase di forte perdita di credibilità che si ripercuote anche verso lo strumento referendario.

Anche se  in alcuni casi, vedi quello sui “beni comuni“, la risposta c’è stata ma il risultato è stato completamente disatteso. 

Dolorosissima, poi, la scelta di chi predica l’astensionismo tacciandosi per democratico.

Comunque anche in questo caso è evidente la tattica dell’eco-ipocrisia di quelli che a parole continuano a prevedere un difficile futuro per la salvaguardia del pianeta, mentre in pratica non considerano priorità assoluta la difesa dell’ambiente. Il continuare la ricerca e l’uso delle fonti energetiche derivate dal fossile (gas, petrolio, carbone, nucleare) è ormai assolutamente insostenibile, mentre le fonti energetiche alternative e rinnovabili (solare, termico, solare fotovoltaico, eolico, biomasse…) sono sicuramente meno dannose e più convenienti sul piano economico. E questa è una verità scientifica assodata che non può essere messa in discussione, per cui la risposta a questo referendum si prefigura come una scelta etica e di civiltà.
 



Lauro Ciurnelli, ambientalista

Inserito venerdì 25 marzo 2016


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