22/12/2024
direttore Renzo Zuccherini

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Facciamo della Piazza una zona franca della cultura e della partecipazione
Già decine di risposte alla proposta di liberare la Piazza e di riportarla ad essere il centro della vita civica: tra le prime, quelle di Emanuela Arcaleni, Giorgia Ballarani, Paolo Bartoli, Filippo Calcinaro, Giuseppe Calzoni, Doretta Canosci, Andrea Capotorti, Lauro Ciurnelli, Silvana De Lillo, Loredana De Luca, Gabriele De Veris, Antonio Forcina, Elisabetta Forghieri, Goffredo Mariani, Mariangela Menghini, Monia Montanini, Massimo Montella, Simonetta Nanni, Elisabetta Proietti, Psiquadro, Daria Ripa di Meana, Elisabetta Rossi, Bruno Salvatici, Lamberto Salvatori, Fausto Santeusanio, Solarea (Rosetta blu), Margherita Taticchi, Anna Torti, Rosy Trame, Francesco Tullio, Zaruska. Anche l’Associazione "La città di tutti" e Legambiente Perugia chiedono una svolta nell'uso e nell'occupazione di spazi così importanti e simbolici, come la piazza monumentale della città.

Di seguito, il dibattito che si va sviluppando sul tema, e su cui aspettiamo altri interventi.

Sono assolutamente d'accordo. Purtroppo le amministrazioni (sostantivo plurale, leggi 'di qualsiasi colore politico') sembrano essere sorde a ogni anelito di buon senso civico. Perla ancor più rara: il rispetto per la memoria storica e culturale dei luoghi.
Francesca Silvestri

Mi trovo d'accordo con la proposta di vietare la piazza ad eventi puramente merceologici, evitando però che si impediscano invece i concerti. Forse unici momenti rimasti di "vita collettiva" per la piazza.
L'analisi del ruolo civico della piazza è giusta. Peccato però che Piazza IV Novembre non sia più la piazza dei "cittadini", dato che oramai di "cittadini" che "vivono la città" nel centro ce ne sono ben pochi e che oramai la piazza, e maggiormente le vie secondarie, non sono più "vissute" ma solo "transitate", "sfruttate", "insudiciate" e "abbandonate dai perugini".
Di sicuro la politica locale ha la sua responsabilità, in primis nel non aver indirizzato un'azione di incentivazione alla residenza di famiglie e di attività economiche nel centro. Ma anche tanti dei cittadini che si lamentano sono i primi ad aver abbandonato ad altri (che non se ne curano)
i loro luoghi "storici".
Andrea Capotorti

Sono d'accordo. Le Autorità competenti devono capirlo.
Cordiali saluti.
Fausto Santeusanio

Non si può che essere pienamente d'accordo col comunicato stampa. Basta con questi tipi di
"occupazione" assolutamente impropria.
Filippo Calcinaro

Gentile Zuccherini, sono pienamente d'accordo con tutto quello che lei sottolinea nel comunicato
stampa, senza trascurare l'opportuna limitazione delle musiche ad altissimo volume: qualche tempo fa mi sono trovata ad una conferenza nella saletta vicino alla Sala dei Notari, che è stata interrotta perché nella piazza stavano provando dei pezzi musicali e non si riusciva a capire nulla.
Ma anche gli ormai sparuti residenti hanno diritto ad un po' di rispetto. Poi ci si lamenta che il centro si svuota!!
Grazie del suo interessamento continuo alla qualità della vita nella nostra città.
Cordiali saluti.
Prof. Doretta Canosci, Dipartimento Uomo & Territorio - Sez. di Geografia
Piazza dell'Università

Ormai ogni ombra di rispetto per il cittadino è stata inghiottita dalla nera voragine della sete di guadagno ad ogni costo: a costo dell'estetica, dell'educazione, della voglia di costruire valori: tutto ciò che ci può essere di positivo è considerato solo PAROLE, INGENUITA', INUTILITA'.
Ormai si vorrebbe che ci riducessimo a meri tubi: mandare giù da un lato, evacuare dall'altro. Tutto il resto è inerzia, indifferenza.
Grazie Zuccherini, per far sentire le voci di tanti, me compresa, che subiscono in silenzio questo pestaggio dell'anima, che si vorrebbe ridotta a informe poltiglia
Margherita Taticchi

Gentile Renzo Zuccherini, aderiamo con convinzione alla sua proposta di fare della Piazza IV Novembre una zona franca della cultura e della partecipazione.
Cordiali saluti,
Daria Ripa di Meana
Bruno Salvatici
Monia Montagnini
Goffredo Mariani

Gent.mo sig. Zuccherini, ho avuto modo di leggere le sue riflessioni e condivido con Lei tutto lo sdegno per questo abuso commerciale nelle nostre bellissime città italiane.
Sono passata a Perugia nei giorni scorsi come semplice turista per assaporare la poesia di questa città medievale, piena di tradizioni e arte, ma il mio stato d'animo è stato ferito notevolmente  dallo scempio di cubi e gallerie che drasticamente oscuravano la magnifica  visuale urbana.
Tutto questo non porta beneficio a nessuno.  Impariamo ad amare e rispettare quello che la storia ci ha lasciato in eredità, guastando a pieno senza interferenza alcuna.
Abbiamo il dovere di proteggere patrimonio e dare esempio costruttivo.
Grazie e distinti saluti.
Rosy Trame
 
Caro Renzo, sulla questione che tu sollevi nel comunicato stampa sulla manifestazione appena conclusa, e riporto la posizione del Circolo di Legambiente più volte diffusa pubblicamente, ti esprimo la massima condivisione. Le iniziative di massa proposte dal signor Guarducci sono assolutamente incompatibili con quella che è la storia di Perugia e la sua cultura che dovrebbe essere rispettata in ogni occasione. Ma, come si dice, è impossibile estrarre sangue e pensieri dalle rape. Così siamo stati particolarmente contenti quando nell'inserto "Viaggi" di Repubblica Ascanio Celestini definì Eurochocolate come pornochocolate.
Continua così e sarai sempre un importante punto di riferimento per una Perugia diversa.
Lauro Ciurnelli

Meno male!
Pensavo di essere solo io a soffrire fisicamente per tanto scempio.
Come è successo che la Piazza "ha un padrone"? Bisognerebbe ricostruire e narrare questa vicenda cittadina.
Grazie.
Simonetta Nanni

Sono d'accordo con questa proposta, aggiungerei anche la proposta di abolire la sponsorizzazione, diretta e indiretta, da parte del comune e degli altri enti locali, di manifestazioni commerciali che servono da pubblicità alle multinazionali. Parlo naturalmente di Eurochocolate.
Un saluto
Elisabetta Proietti

Cari tutti, concordo in pieno! Volgare e soprattutto assolutamente inutile e offensivo al gusto estetico di chi ama la città e vorrebbe che fosse vissuta nel rispetto di tutti.
Grazie per l'opportunità di esprimermi,
Elisabetta Forghieri

Concordo su tutto, tranne che per l'uso della piazza per concerti ma di qualità che continuerei a vedere possibili, un bel coro di Gospel durante Umbria Jazz o buona musica etnica non sono certo volgari come quel che si è visto in questi giorni.
Sono una guida turistica e posso confermare, avendo lavorato domenica al centro, che anche i turisti erano perplessi e per niente contenti di essere bersagliati da improbabili doni di succhi di frutta stile animazione balneare e delle microfonate (macrocafonate?) da banditori che provenivano dal lettone a fianco della Fontana.
Ho mantenuto, come il mio ruolo impone, un contegno neutro davanti ai miei turisti ma loro hanno fatto commenti poco lusinghieri sull'iniziativa.
Ringrazio e saluto.
Mariangela Menghini

Che tristezza! La nostra amministrazione continua a dare prova di una mancanza totale di cultura e a fare scelte degradanti per il centro storico.
Ma non c'è modo di farci sentire su scala più vasta per esempio con una lettera a Repubblica o al Corriere della Sera?
Cordiali saluti.
Silvana De Lillo

Caro Renzo, hai provveduto a inviare questo tuo scritto, che apprezzo e condivido in pieno, al sindaco, alla giunta e a tutti i consiglieri? Visto che hai fatto questo sforzo sarebbe un peccato che venisse letta solo dalle persone che vedo in indirizzo. Se ti interessa raccogliere adesioni a questo comunicato stampa (ma lo pubblicheranno?) conta su di me.
A presto.
Paolo Bartoli

Caro Renzo, vogliamo far prevalere l'equilibrio e la sobrietà ?
Bene, ok. Propongo due elementi alla riflessione:
La sobrietà è anche mantenere la bellezza ed ovviamente evitare  quel degrado culturale che giustamente ci indichi e ci inviti a contrastare.
Il punto è saperci organizzare e far prevalere valori obiettivi e modalità condivise.
Ma  facciamolo nel sentimento della gioia di valorizzare veramente la nostra città di far tornare la vita dopo la stasi. Non usiamo, non evochiamo l'emozione della vergogna che è fra le più infide
perfide e controproducenti. Quindi non gridiamo allo scandalo per qualsiasi bruttura.
Semplicemente diciamo le cose, facciamo le Proposte costruttive dove tu sei maestro ed andiamo avanti.
I giornalisti avranno anche loro la eleganza di seguirci?
Grazie.
Francesco Tullio

Non ho visto questo lettone ma condivido pienamente tutte le tue riflessioni sull'uso della Piazza e ancor più nel voler ridare a tutto il centro la sobrietà, l'eleganza e la bellezza che vi si potevano respirare fino a non moltissimi anni  fa.
Buon lavoro.
Zaruska

Caro Renzo, penso che sia giunto il momento di porre a tutte le autorità competenti questo tuo appello. In particolare ai candidati sindaci in modo che possano così esprimere le loro opinioni su questo preciso test di "sensibilità civica". Non sono certa che la "bellezza ci salverà" come si
sente dire, ma davanti al lettone ho avuto la certezza che la bruttezza totale ci ha già perduti.
Grazie della tua riflessione e del tuo scritto.
Elisabetta Rossi

... che il risveglio è ancora lontano... purtroppo siamo sempre cioccolottizzati (o cioccolocchizzati). Mah.
Scopiazzature di Disneyland.
Possiamo riportare il Campo Boario in Corso Vannucci?
Gabriele De Veris
 
Caro Zuccherini, mi associo allo sdegno nel vedere così svilito un luogo simbolo di Perugia.
Anna Torti

Caro Renzo, sono completamente d'accordo con la tua riflessione. Domenica pomeriggio sono
anch'io salito in centro (attratto dal "Concerto di campane" e non certamente da "Breakfest"). Come sai a Civitella d'Arna organizziamo la "Festa delle Campane" e per quello ho voluto ascoltare i suonatori che venivano da varie parti d'Italia. Vedere piazza IV Novembre in quelle condizioni, sinceramente fa storcere il naso alla gran parte dei perugini. Anche se io di perugini che conosco in centro domenica pomeriggio non ne ho incontrati. I perugini  certe iniziative le subiscono e quindi non intervengono. Credo che anche i commercianti locali non abbiano poi tanti vantaggi. Molti  le chiamano "iniziative creative", penso invece che  siano solo "creative  di cattivo gusto".
Saluti cordiali.
Lamberto Salvatori

Sono d'accordissimo con la sua proposta. Poichè purtroppo si è, evidentemente, perso il senso del bello, del decoroso e direi anche di rispetto per la città,proporrei l'istituzione di una "vecchia" figura cui una volta, non ricordo fino a quanti anni fa, veniva demandato il compito di vigilare in  merito: quella del pubblico ornato!!!!
Loredana De Luca


Sono perfettamente d'accordo. Per riacquistare Perugia, secondo me, sarebbe ora di riprenderci il manico dopo decenni di incuria e di incompetenza.
Saluti,
Giuseppe Calzoni

Condiviamo pienamente.
Psiquadro


Caro Renzo, non è l'unica manifestazione - purtoppo - dell'ottusità culturale-civica e perfino economica (deprezzano un asset fondamentale della città in cambio di quattro lenticchie!) dei nostri amministratori e, più in generale, della "classe dirigente" cittadina. Del resto, per valorizzare spazi urbani di quella qualità, si erano già affidati alla ruota panoramica, alla giostra: credono di dover addobbare l'aia.
Massimo Montella

...che il livello culturale si è abbassato di molto. Contano solo i soldi. ma il problema è molto più ampio
Solarea (Rosetta blu)

 Io sono d'accordo con il comunicato! Non ero a Perugia e non sarei venuta per la manifestazione, che so comunque non aver riscosso il successo sperato: al di là dell'evento in sé, il mio pensiero è quanto mai lontano da kermesse mega che  richiamano folle sulla base del "nulla" ( o meglio, vuote di senso, piene di ...soldi), Eurochocolate in primis; non a caso sono socia di una Bottega del Commercio equo e solidale e sostengo "Altrocioccolato"... Mi pare , inoltre, che le ragioni del rispetto della bellezza e della funzione (molteplice) dei nostri luoghi storici siano quanto mai attuali, dati i tempi che stiamo vivendo...
Emanuela Arcaleni

Ciao, sono d'accordo, ma c'è qualche iniziativa che proponi ?
Antonio Forcina

Di che tipo di rappresentazione si è trattato? Non ne so proprio niente. Ho visto passando i tralicci e la loro violenta bruttezza, ma, non so perchè, ho dato per scontato che dovessero servire a qualcosa di buono. Forse ancora faccio credito alle nostre istituzioni locali del senso di rispetto della storia e dell'arte di questa città.
Giorgia Ballarani

Le strutture di Breakfest un'offesa al patrimonio monumentale della città
L'associazione "La città di tutti", facendosi interprete dello sconcerto dei cittadini che risiedono e che frequentano il centro storico, esprime una ferma protesta per l'ennesima e impropria occupazione di corso Vannucci da parte degli organizzatori di "Breakfest", quest'anno particolarmente invasiva e improntata ad un cattivo gusto difficilmente imitabile.
E' grave che le autorità preposte, Comune di Perugia e la stessa Sovrintendenza, abbiamo permesso l'installazione in piazza IV novembre di un palco che offende la dignità del luogo e la sensibilità dei cittadini. Corso Vannucci non può essere trasformato neanche per un giorno in palcoscenico di una carnevalata.
L'associazione "La città di tutti" si augura che la prossima amministrazione non permetta più che simili strutture possano deturpare il corso della città in modo così pesante e che determini finalmente una svolta nell'uso e nell'occupazione di spazi così importanti e simbolici, prima di tutti la piazza monumentale della città, patrimonio inestimabile da tutelare e non più offendere con baracconi da fiera paesana.
Perugia, lunedì 23 marzo
Associazione "La città di tutti"




Inserito mercoledì 25 marzo 2009


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Commenti

Nome: silvana sonno
Commento: Come spesso accade si cerca di chiudere la stalla a buoi fuggiti.La metafora contadina non intende disprezzare luoghi e protagonisti degli eventi di cui si parla - stalla e buoi essendo protagonisti significativi di una realtà sociale in cui si ha cura di quanto si possiede e ci rende ricchi - ma esprime un senso di impotenza di fronte ad una situazione che mi appare difficilmente "ricucibile". Da troppi anni il Corso e i suoi immediati paraggi sono diventati luoghi franchi dove poter piazzare tavolini da bar e ristoranti e dove il temerario passante - cittadino/a o turista - fa lo slalom tra schizzi di sugo e vassoi di bevande non meglio identificate, sorretti da improvvisati personaggi che sbucano da ogni viuzza che ha accesso all'acropoli. Da troppi anni Perugia è diventata una città da mangiare e da bere e non si può gridare l'allarme solo in presenza di eventi più eclatanti ma contenuti nel tempo, che sono l'epifenomeno - volgare quanto si vuole - di una pratica mercantile che fa comodo a troppi e da troppo tempo. Riqualificare il centro non può consistere solo nel liberare il tempio dai mercanti- ammesso che ciò sia ancora possibile - ma interrogarsi e interrogare l'Amministrazione su che cosa si vuole farne, quali soggetti si intende chiamare a "dirigerne" le sorti, in che modo evitare di renderlo una realtà congelata in un passato che stenta a dialogare con il presente, perchè non ci sono più destinatari della comunicazione che non siano presenze effimere e/o disinteressate. Occorre ripensare tutta la questione degli alloggi e dei locali commerciali, del loro spesso sconsiderato uso, della loro precaria manutenzione,del messaggio di spazi usa e getta che fa di molte vie del centro cittadino paesaggi desolati e desolanti, dove il vivere diventa necessariamente - per una forma di autodifesa, mi viene da pensare - non radicato e straniante. Tutto questo è cultura e solo la cultura del vivere inteso come abitare può riportare la cultura cosiddetta alta negli spazi nobili della città. Concludo - per non sembrare solo disfattista - avanzando una proposta o un'ipotesi su cui ragionare: poichè siamo in fase preelettorale, non si potrebbe andare ad un confronto non generico, focalizzando il problema in maniera precisa e finalizzando l'incontro a definire alcuni punti ritenuti significativi, per riprendere in mano - amministratori, presenti e futuri, e cittadini - le sorti di questa città senza sciogliere il disagio in un lago di lacrime senza cosrutto?

Nome: Betta Servadio
Commento: Caro Renzo ti sono grata per le tue parole e l'amore che strenuamente rinnovi e condividi con pochi ormai di noi purtroppo per questa nostra bella e maltrattata città. Aderisco alla tua proposta con speranza

Nome: lauro ciurnelli
Commento: Caro Renzo, sulla questione che tu sollevi nel comunicato stampa sulla manifestazione appena conclusa, e riporto la posizione del Circolo di Legambiente più volte diffusa pubblicamente, ti esprimo la massima condivisione. Le iniziative di massa proposte dal signor Guarducci sono assolutamente incompatibili con quella che è la storia di Perugia e la sua cultura che dovrebbe essere rispettata in ogni occasione. Ma, come si dice, è impossibile estrarre sangue e pensieri dalle rape. Così siamo stati particolarmente contenti quando nell'inserto "Viaggi" di Repubblica Ascanio Celestini definì Eurochocolat come pornochocolat. Continua così e sarai sempre un importante punto di riferimento per una Perugia diversa. lauro

Nome: STEFANO SCARPONI
Commento: ...pienamente d'accordo...che una delle Piazze più belle del mondo venga periodicamente offesa con PORCHERIE del genere (Breakfest, Eurochocolate...)non fa onore alla Città stessa e ai suoi abitanti...nulla da ridire se vi si svolgono iniziative culturali come UJ o cose simili, ma le manifestazioni da sagra paesana che si son viste questo fine settimana, le facessero da un'altra parte...!!!

Nome: Nene
Commento: Aderisco assolutamente. Per queste pagliacciate v'è Pian di Massiano e un meraviglioso minimetrò...

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