Imbarazzante silenzio sulla ex fornace di Piscille
Appello alle associazioni, ai partiti, ai cittadini e alle cittadine di Perugia
Nella residua campagna perugina tra la città e Ponte San Giovanni c'è il complesso della ex Fornace Briziarelli, che un progetto speculativo vorrebbe "recuperare" per farne l'ennesimo polo commerciale-residenziale, privo di qualsiasi servizio urbano, di qualsiasi collegamento di trasporto che non sia l'auto privata, e destinato ad aumentare la già ipertrofica offerta residenziale a Perugia. Il manufatto, invece, ha tutte le caratteristiche di un pregevole reperto di archeologia industriale. Perché allora non mobilitarci per un diverso recupero dell'area? Come "Tramontana", facciamo appello in primo luogo alle associazioni civico-ambientaliste, il cui silenzio su questo come su altri temi sta diventando imbarazzante e ambiguo, specie se confrontato con la forte mobilitazione di alcuni anni fa in situazioni che spesso hanno visto l'affermazione delle motivazioni della mobilitazione. Pensiamo in particolare al caso dello steccone davanti a San Bevignate, fermato e infine abbandonato dopo le proteste cittadine. Ebbene, uguale mobilitazione meritano anche altre situazioni cittadine, come l'ex-tabacchificio di via Cortonese e quello di Ponte Valleceppi, il mercato coperto, ecc. Un caso di particolare gravità, su cui pesa il totale silenzio delle associazioni e delle forze politiche, è quello della ex Fornace di Piscille. Dove sono Legambiente, o il Fondo mondiale per la natura (Wwf)? resta qualcosa di Italia nostra, o si appiattisce tutta sulla nuova giunta perugina?
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