Una corona sotto la lapide a Giordano Bruno
Per ricordare a noi stessi quanto siano importanti e fragili la libertà di pensiero e l'indipendenza culturale
Il 17 Febbraio alle 15,30 a Perugia in piazza Giordano Bruno, la piazza antistante la chiesa di san Domenico in Corso Cavour, deporremo una corona sotto la lapide che ricorda la tragica fine del filosofo nolano. Saremo lì per ritrovarci, per scambiare pensieri e non parole, per ricordare a noi stessi quanto siano importanti e fragili la libertà di pensiero e l'indipendenza culturale. A rivolgere un pensiero al filosofo che ha immaginato l'infinità dei mondi saranno presenti alcuni astrofili e, naturalmente, tutti coloro che come noi sentano di voler ricordare Bruno e quanto sia stato importante per la nostra libertà intellettuale il suo sacrificio. Giordano Bruno (Nola, 1548 – Roma, 17 febbraio 1600), è stato un filosofo, scrittore e frate domenicano italiano, nella sua concezione filosofica fondeva materialismo antico, averroismo, lullismo, neoplatonismo, arti mnemoniche, influssi ebraici e cabalistici – la pluralità dei mondi, l'unità della sostanza, l'infinità dell'universo ed il rifiuto della transustanziazione. Con notevoli prestiti da Nicola Cusano, Giordano Bruno elabora una nuova teologia dove Dio è intelletto e ordinatore di tutto ciò che è in natura, ma egli è nello stesso tempo Natura stessa divinizzata, in un'inscindibile unità panteistica di pensiero e materia. Per queste argomentazioni, giudicate eretiche, fu condannato al rogo dall'Inquisizione della Chiesa cattolica il 17 febbraio del 1600 a Roma, Campo dei Fiori.
Liberi pensatori
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