Bocciata in Comune la censura ai libri per bambini
L'ordine del giorno, che chiedeva il ritiro dei libricini per l’infanzia che trattano della questione di genere e delle diverse tipologie di famiglia, è stato bocciato
COMUNE DI PERUGIA BOCCIA ODG SU RITIRO LIBRICINI CONTRO L’OMOFOBIA Perugia – È stato bocciato con 7 voti contrari, 5 a favore e 2 anuti l’ordine del giorno presentato in IV Commissione Cultura dai consiglieri Pittola e De Vincenzi, che chiedeva il ritiro dei libricini per l’infanzia diffusi presso le scuole del territorio comunale che trattano della questione di genere e delle diverse tipologie di famiglia. Nella seduta odierna della commissione hanno votato contro la proposta di ritiro i consiglieri del PD Bori, Mori, Mirabassi e Bistocchi, il consigliere del M5S Giaffreda e i consiglieri di FI Perari e Sorcini. «Richiesta faziosa e totalmente fuori luogo quella di De Vincenzi – commenta Patrizia Stefani, co-presidente di Omphalos Arcigay Arcilesbica – che dimostra ancora una volta come certi personaggi e partiti politici non hanno per niente a cuore il benessere e l’integrazione della nostra società, ma solo l’imposizione della loro verità e la salvaguardia di una società basata sull’odio per tutto ciò che è diverso dal modello prevalente. Mentre in tutta Italia si susseguono eventi drammatici di adolescenti che si tolgono la vita perché non riescono a sopportare il peso di una società che non li accetta, c’è ancora chi tenta di bloccare l’educazione al rispetto e alla diversità nelle scuole con argomentazioni da crociata medioevale». Cosa c'è davvero in questi libri che i comitati "Difendiamo i nostri figli" vorrebbero bruciare in un rogo virtuale? Né più né meno che il mondo reale. Attraverso storie di animali umanizzati, principesse, eroi furbi o eroi sognatori, personaggi in carne ed ossa, ciò che si narra è una società dove si nasce da una mamma e da un papà, ma anche da due mamme, si è figli adottati o in affido, si è bimbi sani o disabili, si è italiani o migranti, si è maschi, femmine, ma in fondo si è come si vuole. «Dopo la bocciatura in Regione – conclude il co-presidente di Omphalos Emidio Albertini – il consigliere De Vincenzi ha tentato la strada del Comune di Perugia dove siede in maggioranza, ma la sua crociata da santa inquisizione è stata bocciata dai suoi stessi compagni di partito. Ancora una volta la favola della “teoria del gender” si è dimostrata per quello che è, cioè una mistificazione creata ad hoc dalle associazioni ultra cattoliche per combattere il processo d’uguaglianza delle persone omo, lesbiche, bisessuali e transessuali. Suggeriamo al consigliere di iniziare ad occuparsi di temi e problemi reali del nostro territorio e non di leggende metropolitane utilizzate per creare paura e accrescere le discriminazioni verso omosessuali e transessuali.» Ufficio Stampa tel. 3398508056
Omphalos Perugia
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