Questo è il programma delle Giornate del Bartoccio 2016
Il Bartoccio come simbolo della satira corrosiva, del divertimento popolare, della creatività artistica. Dal 23 gennaio al 7 febbraio
Presentato stamattina al Teatro di Figura il programma 2016
delle “Giornate del Bartoccio”, che la Società del Bartoccio organizza ormai da
alcuni anni nella nostra città per favorire l’identificazione dei Perugini con
questa maschera antica e attuale, che sta ormai diventando uno dei simboli
riconosciuti dell’identità cittadina: un personaggio capace, con la sua satira,
di mettere in ridicolo i potenti e i vizi della società, insomma di cantarle e
suonarle come si deve. Presentato anche il
manifesto 2016: dopo quelli di Marco Vergoni e di Moreno Chiacchiera, quest'anno
il manifesto si avvale di un altro splendido Bartoccio disegnato da Claudio
Ferracci. Anche per le “Giornate del Bartoccio” 2016, numerosi sono
gli artisti, gli scrittori, i musicisti, i ricercatori, gli esperti che renderanno
ricche ed intense le “Giornate”. L’intento è quello di offrire un programma che
faccia spazio al divertimento popolare mantenendo sempre un buon livello
culturale. Anche quest’anno, tutte le iniziative prevedono l’ingresso
libero. Intanto, va notato che le “Giornate” coprono l’arco di
quindici giorni di carnevale, dal 23 gennaio al 7 febbraio; ma già dal 17
gennaio si festeggerà l’inizio del carnevale, con l’ingresso del Bartoccio
a Borgo S. Antonio e il saluto di
Bartoccio a carnevalino a Pretola. Le Giornate del Bartoccio avranno inizio sabato 23 gennaio all’Auditorium di S.
Cecilia con il concerto di canzoni
perugine Perugia canta e ricanta,
organizzato insieme alla Famiglia Perugina: risuoneranno antichi ritmi popolari
rinnovati con i testi di Renzo Zuccherini. Ad eseguirli saranno Mirco Bonucci (voce e chitarra), Ilaria
Castellani (fisarmonica) e Al Fonzo
alle percussioni, mentre la splendida Floriana
La Rocca leggerà brani di scrittori perugini dedicati alla loro città. Ci sarà inoltre il recupero di una tradizione di canzoni
perugine del passato, oggi quasi dimenticate e invece molto suggestive. Una panoramica storica sulla musica
umbra e perugina, dalla musica popolare alle canzoni, in lingua e in dialetto,
dedicate alla città, sarà esposto nei locali di Umbrò nella mostra L’Umbria canta e ricanta, a cura di Mirco Bonucci, Giancarlo
Palombini e Renzo Zuccherini; la mostra sarà inaugurata il 26
gennaio, alla presenza dell’assessore Teresa Severini, e rimarrà
aperta fino al 7 febbraio. Si tratta del primo tentativo di esporre al pubblico
i libri, i dischi, e tutti i prodotti della musica locale: dalla musica e canto
della tradizione alle canzoni dialettali, dalle canzoni dedicate a Perugia o
altre città umbre ai nuovi mezzi di comunicazione. Un importante appuntamento culturale è previsto per giovedi 28 gennaio
ad Umbrò: la presentazione del volume Dialetto lingua della poesia,
una antologia a cura di Ombretta
Ciurnelli, con Manuel Cohen, critico letterario di respiro
nazionale, e Renzo Zuccherini; coordina Vincenzo Luciani,
direttore della rivista Periferie
di Roma. Una iniziativa
di notevole spessore culturale e di sicura attrattiva è quello previsto per mercoledi
4 febbraio alla Fondazione Marini Clarelli: Mangiar di spezieria
e d’hostaria con
il patrocinio di Accademia Italiana Gastronomia Storica
(www.taccuinistorici.it/Accademia). In tale occasione, Paolo
Braconi, Mara Quadraccia e Francesca Silvestri, con la
partecipazione dell’archeocuoco Marino
Marini, conversano sull’evoluzione del cibo “da viaggio” destinato cioè a
pellegrini e viandanti che si trovavano a percorrere molti chilometri a piedi. Intenso e vario il programma di venerdi
5 febbraio. Alle ore 16, al Teatro di Figura Perugia, riprende anche
quest'anno il laboratorio di trescone e saltarello: ancora una volta
potremo “andare a scuola” di danze e musica popolare umbre con una
esperta del gruppo di musica popolare dei Sonidumbra. Lo stesso giorno, alle ore 18,00 nella
sala del Teatro di Figura, una novità teatrale di Graziano Vinti: la farsa bartoccesca Il Bartoccio tradito, con
lo stesso Graziano Vinti nei panni del Bartoccio, Nicoletta Rondini in quelli della Rosa, e Roberto Arcangeli in quelli del terzo incomodo Mencarone. Lo
spettacolo sarà accompagnato dalle musiche di Marcello Ramadori e sarà
replicato alle ore 21. Si tratta della prima rappresentazione di una
commedia-farsa del Bartoccio da parte di attori forse dopo secoli: bisogna
infatti risalire alle commedie di Francesco Maria Frollieri nel Seicento! Conclusione delle Giornate del Bartoccio, domenica 7 febbraio alle ore 16,30 alla Sala dei Notari, con il
tradizionale grande spettacolo di burattini di Tfu: Il
Bartoccio sulla luna, su testi di Renzo Zuccherini, realizzato
grazie all’allestimento e la regia di Mario Mirabassi, con Marcello
Ramadori all'organetto: nuove
avventure esilaranti e nuove puntate
satiriche del mordace e irriverente burattino-maschera, con la messa in scena
di alcuni noti personaggi pubblici locali. In tale occasione, quasi come sigla
dello spettacolo, Mirco Bonucci
canterà Il trescone del Bartoccio.
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