La guerra legale della Distilleria
Rigettata la richiesta di una penale di due milioni di euro al comitato popolare “I Mulini di Fortebraccio”: è un riconoscimento ufficiale della dignità del volontariato ambientalista locale. Adesso certe forze democratiche dovranno chiedersi perché non abbiano mai fatto opposizione a imprese “a rischio”, sorte sulle rive del Tevere per le probabili protezioni politiche
La notizia che il Tribunale Civile di Perugia “ha rigettato” la richiesta della Distilleria di Ponte Valleceppi di imporre una penale di due milioni di euro al comitato popolare “I Mulini di Fortebraccio” per i gravi danni all’attività dell’azienda per le denunce espresse a mezzo stampa, è un riconoscimento ufficiale della dignità del volontariato ambientalista locale. È, questo, un movimento di opinione complesso formato da associazioni ambientaliste di livello nazionale e internazionale e i tanti comitati popolari. Anche se in questo periodo sta vivendo una fase di ombra soprattutto perché ultimamente utilizzato strumentalmente nelle elezioni amministrative. Adesso dovranno ricredersi anche tutti coloro che hanno sempre considerato con sufficienza l’impegno di tanti cittadini che sono stati accusati via via di “vittimismo cosmico”, di essere “signori no” e via dicendo. Per non parlare dei comitati che sono stati accusati di “interessi particulari” perché perseguirebbero solo obiettivi privati e provvisori. Adesso anche certe forze democratiche dovranno chiedersi perché non abbiano mai fatto opposizione a quelle aziende che si sono sentite attaccate tanto da presentare denunce alla Magistratura in un tentativo intimidatorio violando diritti costituzionali come il principio di libertà di espressione e critica. Comunque va ribadito con forza che imprese “a rischio”, sorte sulle rive del Tevere per le probabili protezioni politiche e per mantenere aperti spazi elettorali, vanno assolutamente trasferite altrove. Così come è stato proposto pubblicamente nel programma delle due liste civiche di riferimento all’attuale assessore comunale all’ambiente.
Lauro Ciurnelli, ambientalista
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