Smog nelle città, la salute dei bambini dopo di tutto
A me pare che la ministra della salute Lorenzin abbia fatto lo struzzo. Così come gli struzzi hanno fatto quasi tutti, se non tutti, i sindaci e gli assessori all'ambiente delle nostre città
Le città italiane sono ammorbate dallo smog e l'unico provvedimento che governo, sindaci, assessori all'ambiente hanno preso per contrastarlo è stato lo sperare che piovesse. La ministra della salute Beatrice Lorenzin aveva convocato esperti per “studiare le misure più appropriate da adottare per contrastare la situazione emergenziale di inquinamento atmosferico che si è evidenziata in questi giorni in diverse città italiane”. E dopo? Ha dato ai sindaci direttive vincolanti? Lei che non disdegna comparire in televisione è andata davanti alle telecamere a dire a sindaci ed assessori all'ambiente cosa tassativamente avrebbero dovuto fare? Ha sistematicamente informato i cittadini sul livello d'inquinamento e sui limiti di esso invalicabili? Ha detto ai genitori, lei che da poco ha avuto due gemelli, che i neonati ed i bambini sono le prime vittime delle polveri sottili? A me pare che la ministra della salute Lorenzin abbia fatto lo struzzo. Così come gli struzzi hanno fatto quasi tutti, se non tutti, i sindaci e gli assessori all'ambiente delle nostre città. Comportamenti irresponsabili i loro, da politici di bassa lega che non hanno il senso delle loro responsabilità. Perché la salute non può venire dopo le vendite di Natale, dopo il desiderio italico di avere sempre e comunque l'auto sotto il sedere, dopo l'ingordigia politica del consenso. La salute dei cittadini, cara ministra, cari sindaci, cari assessori all'ambiente non può venire dopo di tutto.
Vanni Capoccia
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