Università per Stranieri o condominio Piazza Grimana
Candidato unico alla Stranieri, in totale assenza di dibattito a Perugia ed all'interno dell'Università
Paciullo, rettore uscente della “Stranieri”, ha presentato la sua candidatura. In uno stile adatto a chi è candidato unico, lo ha fatto circondato dai maggiorenti dell'Università che, a dire la verità, più che suoi sostenitori sembravano lì per mostrare la loro forza.
Tutto questo è accaduto in totale assenza di dibattito a Perugia ed all'interno dell'Università. Dove chi ci lavora, più che sentire la responsabilità di dover scegliere chi sarà demandato a dirigere questa importante istituzione, sembra pensare che gli si chieda di nominare l'amministratore di un condominio. Incapaci, come hanno dimostrato di essere con il loro silenzio, di chiedersi il perché della chiusura dell'alta scuola, dell'aumento del peso elettorale degli impiegati rispetto ai docenti. Per non parlare dell'escamotage delle dimissioni del Rettore Paciullo, date per raggirare l'incandidabilità per raggiunto limite d'età; furbizia che deve aver reso, agli occhi di chi lavora alla “stranieri”, il rettore uscente molto più giovane dei suoi 67 anni. Altrettanto indifferenti Sindaco di Perugia, Presidente di Regione e loro assessori alla cultura che niente hanno detto sull'elezione. Non su chi sarebbe dovuto diventare il rettore, ma sul futuro di questa fondamentale istituzione culturale. Una finestra dalla quale dall'estero guardano Perugia e l'Umbria e, contemporaneamente, Perugia e l'Umbria guardano il Mondo. Nessuno di loro che si sia interrogato sul futuro e presente dell'Università per Stranieri di Perugia. Chiesto quali requisiti e quale livello culturale debba avere un rettore che si dovrà raffrontare con la modernità ed i compiti che essa comporta: curriculum adeguato per confrontarsi con i colleghi italiani e di altre parti del mondo; capacità ed età adatta per capire ed accostare i giovani dei paesi emergenti (Cina, Vietnam, Sud America) invogliandoli a scegliere Perugia per imparare l'italiano; energia necessaria per andare in giro per il mondo e voglia di andarci; per non parlare dell'indispensabile adeguata conoscenza della lingua inglese.
Gina Capitani
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